giovedì 24 ottobre 2013
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​Se il sindaco di Oppido Mamertina non si schiera al fianco della cooperativa Valle del Marro, lo fanno tanti altri sindaci, del Nord, del Centro e del Sud. Sono gli oltre trecento che aderiscono ad Avviso pubblico, l’associazione che unisce gli enti locali sul fronte della legalità e della lotta alle mafie. Come si legge in un comunicato «una delegazione di rappresentanti della cooperativa parteciperà alla Festa nazionale di Avviso Pubblico che si svolgerà venerdì 25 e sabato 26 ottobre a Lamezia Terme e una delegazione dell’Associazione sarà presente alle prossime udienze in Tribunale».Una fortunata coincidenza la presenza dei "sindaci della legalità" in Calabria. Oltretutto per un evento, l’annuale festa nazionale, intitolato «Amministratori sotto tiro. La buona politica contro le mafie», dedicato in particolare ai sindaci minacciati. Un evidente contrasto con chi preferisce "defilarsi". «Si tratta – si legge ancora nel comunicato – di comportamenti che indeboliscono la lotta alle mafie, che minano sensibilmente la credibilità delle istituzioni, che espongono a maggiori rischi coloro i quali hanno il coraggio, anche in solitudine - come i giovani della cooperativa - di costituirsi parte civile contro coloro che hanno per anni seminato - e seminano - violenza e intimidazioni».Dunque, insistono i sindaci antimafia, «senza un’assunzione chiara e concreta di responsabilità, a partire dalle istituzioni, non si potranno mai sconfiggere le mafie né, di conseguenza, garantire libertà e sviluppo a diversi territori del nostro Paese che ancora oggi ne sono privi, parzialmente o totalmente». Proprio per questo «chiediamo al sindaco di Oppido Mamertina, al ministro dell’Interno, Angelino Alfano e al ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, di intervenire tempestivamente nelle forme e nei modi che riterranno più opportuni affinché oltre alla costituzione di parte civile nel processo sia assicurata anche una presenza ben visibile delle istituzioni».

I sindaci ci saranno così come altre associazioni da anni al fianco della cooperativa. «Assicuriamo la nostra vicinanza e presenza – sottolinea don Armando Zappolini, presidente del Cnca – per dire che non sono soli e che c’è un’Italia che non si addormenta e non dimentica».

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