martedì 13 maggio 2025
Fondazione Umberto Veronesi e Ospedale San Raffaele di Milano avviano lo studio Aria che recluta persone a rischio di tumore al polmone (primo per mortalità negli uomini) e di malattie cardiovascolari
Sono sempre più sofisticate le armi diagnostiche contro il cancro

Sono sempre più sofisticate le armi diagnostiche contro il cancro - Una ricercatrice analizza le analisi di un paziente in laboratorio

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Delle 45mila diagnosi di cancro del polmone effettuate in Italia nel 2024, l’80% riguarda i fumatori, che però non sembrano intenzionati a rinunciare alle sigarette. Eppure questo tumore è primo per mortalità negli uomini e secondo nelle donne e i decessi annuali, complessivamente, sono 35.700, nella stragrande maggioranza dei casi dovuti all’identificazione tardiva della malattia, le cui conseguenze ricadono sull'intera collettività, costretta a pagare un vizio dannoso e costoso. Esistono due strade per vincere la patologia: la diagnosi precoce e le terapie personalizzate, cioè disegnate “sartorialmente” su ogni paziente. È quanto si propone di fare, su forti fumatori ed ex fumatori, un esteso screening del progetto Aria che parte della piattaforma di ricerca quinquennale finanziata dalla Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, e che è stato presentato in occasione della Giornata mondiale senza tabacco del prossimo 31 maggio.

Come si sviluppa il progetto

Condotto nell’unità di Chirurgia toracica del San Raffaele diretta dalla professoressa Giulia Veronesi, il progetto si avvale dell’intelligenza artificiale (Ia), offre una valutazione del rischio individuale attuando una prevenzione integrata del cancro al polmone e delle malattie cardiovascolari nei soggetti più esposti. Ecco come. Si comincia dalla diagnosi precoce: viene sviluppato un algoritmo basato sull’Ia in grado di analizzare le immagini ottenute con la Tac a basso dosaggio (Ldct), per migliorare l’individuazione dei noduli polmonari e stimarne l'eventuale malignità. Secondo punto: grazie all’analisi del calcio coronarico, il progetto permette di valutare il rischio cardiovascolare dei partecipanti e identificare chi potrebbe beneficiare di un intervento preventivo mirato. Terzo e ultimo punto: è previsto un programma strutturato di cessazione del fumo, guidato da specialisti, che unisce supporto psicologico e trattamenti farmacologici per aiutare concretamente i fumatori attivi a smettere di fumare.

Lo screening con Ldct, spiega una nota della Fondazione Veronesi, ha dimostrato di ridurre la mortalità cancro-correlata, ma la sua diffusione su larga scala è limitata dai costi, dalla possibilità di falsi positivi e da ostacoli di natura organizzativa. Inoltre, le persone a rischio per tumore al polmone spesso ne presentano anche uno elevato a livello cardiovascolare, che può essere valutato nello stesso esame attraverso l’analisi della presenza di calcificazioni coronariche. Da qui nasce l’impegno, anche economico, della Fondazione: «Sin dalla nascita abbiamo deciso di investire sempre più numerose risorse nell’individuazione di nuovi approcci, utili non solo per la diagnosi precoce delle malattie oncologiche ma anche per lo sviluppo di terapie e percorsi focalizzati sulla medicina personalizzata - afferma Chiara Tonelli, presidente del comitato scientifico di Fondazione Veronesi Ets, professore emerito di Genetica dell’Università degli Studi di Milano e presidente della Federazione italiana Scienze della vita (Fisv) -. Da questo principio è nata la piattaforma di ricerca dedicata al tumore del polmone. Siamo fortemente convinti che gli sforzi profusi e le grandi competenze di un’eccellenza scientifica con cui stiamo collaborando, porteranno risultati concreti a beneficio dei pazienti di oggi e di domani». Pazienti che usufruiscono di approcci impensabili fino a pochi anni fa. «Sfruttiamo le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie di intelligenza artificiale evolute - dice Piergiorgio Muriana, chirurgo toracico del San Raffaele e coordinatore del progetto Aria - per supportare i clinici e migliorare i risultati dei programmi di diagnosi e prevenzione».

Come partecipare al progetto

Il reclutamento dei partecipanti allo studio Aria è attivo e avviene tramite candidatura spontanea da parte di soggetti di età pari o superiore ai 50 anni, fumatori o ex fumatori che abbiano smesso da meno di 15 anni. Con questi requisiti ci si può candidare per partecipare a un check up gratuito della salute dei polmoni e dell’apparato cardiovascolare, che avverrà al San Raffaele di Milano, scrivendo via email all’indirizzo: screeningpolmone@hsr.it e indicando nome e cognome, la data di nascita e un recapito telefonico, o chiamando i numeri 02.2643.9061 o 02.2643.7135 dalle 8.30 alle 16. «Il progetto - conclude il professor Fabio Ciceri, oncoematologo e direttore del Comprehensive Cancer Center dell’Ospedale San Raffaele - rappresenta un ulteriore sviluppo del programma che coinvolge la Piattaforma della Fondazione Veronesi e il nostro Centro, e che può rappresentare una chiave di volta per arginare i rischi di una malattia storicamente difficile da contrastare».

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