
Il lungolago di Cannobio - Wikimedia Creative Common
Un giovane sacerdote è stato trovato morto questa mattina nella sua abitazione, annessa all'oratorio di Cannobio, di cui era responsabile. Don Matteo Balzano, 35 anni compiuti lo scorso gennaio, si è tolto la vita, come ha confermato anche la nota della diocesi di cui faceva parte, quella di Novara.
Il giovane sacerdote era nato a Borgomanero ed era stato ordinato nel 2017 dal vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla. E sarà proprio Brambilla, martedì prossimo a celebrare i funerali di don Matteo, dopo una veglia di preghiera prevista lunedì alla Collegiata San Vittore di Cannobio.
Il viceparroco non si era presentato a celebrare la messa del mattino né rispondeva al cellulare. Poi la tragica scoperta. «Era benvoluto da tutti, anche in oratorio era ben visto. Siamo tutti sconvolti, non abbiamo mai colto segnali di nessun tipo di disagio», ha detto ai cronisti il sindaco di Cannobio, Gian Maria Minazzi.
Il commento della diocesi è affidato a una frase contenuta nella nota ufficiale firmata da don Franco Giudice, vicario del vescovo per il clero: «Solo il Signore, Colui che 'scruta e conosce' ciascuno di noi, sa comprendere i misteri più impenetrabili dell'animo umano».
Don Matteo aveva svolto il suo ministero sacerdotale dal 2017 ai primi mesi del 2023 come vicario parrocchiale nella Comunità di Castelletto sopra Ticino. Dopo un periodo vissuto presso il Santuario di Re, «aveva ripreso con entusiasmo la propria missione tra i giovani dell’oratorio della parrocchia di Cannobio, offrendo il suo servizio anche per la Valle Cannobina», scrive la diocesi.