martedì 7 febbraio 2023
Il quotidiano La Stampa riporta una conversazione del sottosegretario in cui propone l'insegnamento del tiro a segno agli studenti. L'opposizione insorge. Lui: «Fake news», e annuncia querele.
Insegnare a sparare nelle scuole: polemica sulle parole di Fazzolari
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Esplode la polemica dopo la pubblicazione questa mattina di una conversazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, in cui propone al generale Franco Federici, consigliere militare della premier, di insegnare il tiro a segno nelle scuole. «Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole - avrebbe detto secondo il quotidiano La Stampa -. C'è tutta una rete di associazioni che si possono coinvolgere e mettere in contatto con il mondo della scuola».

L'interessato però nega che quanto riportato corrisponda a verità e ha già annunciato querele: «La chiacchierata tra me e il generale Federici, consigliere militare del presidente Meloni, che La Stampa crede di aver carpito come uno scoop, verteva su tutt'altro - si legge in un comunicato diffuso poco dopo le 8 -: la necessità di fornire maggiori risorse per l'addestramento di forze armate e forze di polizia e oltre a ciò l'ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro. Due misure alle quali lavoreremo al più presto».

Una spiegazione che però non ha convinto le opposizioni, impegnate per tutta la mattinata ad attaccare il sottosegretario. «A quando le adunate del sabato? Avete scambiato il governo del Paese per un'assemblea del Fronte universitario d'azione nazionale? Volete trasformare l'Italia nell'incubo trumpiano di disuguaglianze e notizie false contro gli oppositori. Ora anche armi», ha scritto sarcastico su Twitter il vicesegretario del Pd e vicecapogruppo alla Camera Peppe Provenzano, annunciando poi una interrogazione parlamentare sul tema.

Per il presidente del M5s, Giuseppe Conte, «l'amore per le armi di Fratelli d'Italia» è «evidente» ed è bene che il partito del capo del governo «si ravveda e aderisca alla nostra iniziativa per un milione alle scuole, per le dotazioni informatiche». Mentre secondo il centrista Osvaldo Napoli, si tratta di dichiarazioni che incentivano l'uso delle armi. Critiche aspre anche dal leader dell'Alleanza Verdi- Sinistra Italina, Angelo Bonelli, ma anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, da sempre favorevole all'utilizzo delle armi per legittima difesa si è schierato contro il compagno di maggioranza: «Se uno vuol fare il tiro a segno va al poligono nel tempo libero. A scuola preferisco portare il codice della strada, non il porto d'armi. Spero che sia una fake news. Io sto lavorando per portare l'educazione stradale a scuola».

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