lunedì 8 febbraio 2021
Secondo giro di consultazioni per il premier incaricato. Oggi ha incontrato i partiti più piccoli. Domani tocca ai più grandi. L'obiettivo è arrivare a un nuovo governo entro fine settimana
Mario Draghi

Mario Draghi - Ansa

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È terminato il primo giorno del secondo giro di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. I colloqui riprenderanno domani mattina alle 11 con il gruppo degli Europeisti del Senato. Domani è il turno dei gruppi maggiori. Le consultazioni con le forze politiche termineranno con la delegazione M5s, attesa domani alle 17,15. «Fidatevi», si è limitato a dire di fronte alle ansie di alcuni durante il primo round di colloqui, che si sono tenuti la scorsa settimana fra giovedì e sabato mattina. Al termine delle consultazioni potrebbe svolgersi un confronto con le parti sociali. Il premier incaricato dovrà delineare il perimetro della maggioranza, che stabilirà anche la formula di governo: Ursula, tecnico o tecnico-politico. Il passo successivo è scegliere la squadra, per salire al Quirinale dal presidente Mattarella mercoledì sera o al massimo giovedì mattina con in tasca la lista dei ministri. Se tutto va bene, giovedì ci sarà il giuramento dei ministri del nuovo governo, mentre il voto di fiducia del Parlamento potrebbe arrivare venerdì, cominciando dal Senato.

Ore 18. «Draghi si è espresso su una maggiore integrazione dell'Europa. Il nostro obiettivo è una Europa delle regioni, senza nazionalismi, e pertanto non possiamo che dire un convinto sì a questo governo. Siccome sono una delle poche donne in queste delegazioni mi sono permessa anche di parlare della questione di genere: non è possibile che l'Italia in tutte le statistiche dove ci sono i parametri delle pari opportunità si trova all'ultimo posto. Non è un danno solo per le donne, ma anche per tutto lo Stato se si pensa a quanto capitale umano va perso. Pertanto ho chiesto di mettere la politica di genere venga messa al centro di tutte le altre politiche e che in questo governo ci sia una adeguata rappresentanza di donne». Così la senatrice Julia Unterberger al termine delle consultazioni del Gruppo Per le autonomie (Svp - Patt, Uv) del Senato con il premier incaricato Mario Draghi.

Ore 17.30. «Il tema dell'Europa è al centro della riflessione di Draghi. Non basta un governo che vada a Bruxelles a difendere gli interessi dell'Italia, come direbbe qualcuno, a battere i pugni sul tavolo». Lo dice Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico - Italiani in Europa, componente del gruppo Misto alla Camera, dopo e consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. «È necessario un governo che scommette sulla sovranità europea condivisa, per far fronte ai diversi settori in cui gli Stati nazionali non sono in grado di fare da soli - ha aggiunto -. Per l'Italia l'Europa è l'unico porto sicuro. E, anche se strumentale, l'apertura di questi giorni appare una capitolazione di chi dopo aver speculato sulla pancia del Paese e si è dovuto arrendere all'avvento di Mario Draghi». «La scuola è un punto prioritario per Draghi che ha sottolineato il disagio di apprendimento e anche psicologico che gli studenti hanno subito in questi mesi». Così Alessandro Fusacchia, di Centro Democratico, dopo il colloquio con il premier incaricato Mario Draghi. «C'è un ragionamento da fare su come organizzare questo recupero di mesi persi. Draghi ha condiviso un primo ragionamento su cose strutturali, che hanno a che fare con il calendario scolastico per prepararsi per tempo a settembre dell'anno prossimo. E c'è un lavoro da fare in questi mesi per riprendere il prima possibile a fare scuola», aggiunge Fusacchia.

Ore 17.15. È appena iniziato l'incontro fra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e i rappresentanti di Centro democratico - Italiani in Europa (componente gruppo Misto della Camera), nell'ambito del secondo giro di consultazioni. Della delegazione ricevuta nella Biblioteca del presidente fanno parte Alessandro Fusacchia e Bruno Tabacci.

Ore 17. «Sosteniamo Mario Draghi e contribuiremo a dare all'Italia un governo di alto profilo che non debba identificarsi in alcuna formula politica, come autorevolmente detto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Daremo il nostro supporto in termini di contenuti per affrontare le cinque emergenze (sanitaria, pandemica, economica, sociale ed educativa) e per rilanciare il Paese con progetti strategici, con un piano economico che sostenga famiglie e imprese, che crei lavoro e produca crescita per tutti». Lo afferma il presidente di Noi con l'Italia e vicepresidente del gruppo Misto alla Camera Maurizio Lupi. «È prevalso un principio di realtà, emerso dalle linee programmatiche di Draghi. In questa fase non si deve fare la corsa per mettere la bandierina sul programma di un governo di salvezza nazionale». Lo afferma Gaetano Quagliariello di Cambiamo! «Se riusciamo a tornare all'interno dell'euroatlantismo vorrà
dire che abbiamo contribuito a che le nostre controparti si riconoscano in quella corrente», ha aggiunto, sostenendo di aver lasciato un documento sulla gestione del Recovery fund.

Ore 16.30. Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, sta ora incontrando Noi con l'Italia-Usei-Cambiamo!-Alleanza di centro (componente gruppo Misto della Camera) e Idea-Cambiamo! (componente gruppo Misto del Senato). Nella Sala della Lupa è stata ricevuta la delegazione composta da Maurizio Lupi, Manuela Gagliardi, Gaetano Quagliariello, Paolo Romani, Vittorio Sgarbi e Renzo Tondo.

Ore 16.15. «L'appoggio di Azione e +Eu a Draghi è pieno e incondizionato e permarrà: lo abbiamo assicurato a Draghi anche per i momenti difficili che sicuramente arriveranno». Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. «Senza bisogno di chiederlo, è stata la prima posizione che il presidente incaricato Draghi ci ha detto: una scelta convinta per il processo europeo e una scelta convinta di schieramento atlantico, al di là degli sbandamenti degli ultimi anni. È stato il primo punto del programma di governo che ci ha manifestato». Lo spiega Emma Bonino,
senatrice di +Europa, dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi, rispondendo a chi le domandava se avesse chiesto discontinuità in politica estera. «Il nostro appoggio continuerà anche in tempi difficili che evidentemente non mancheranno - aggiunge Bonino -. Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo che ci chiede la commissione europea: fisco, burocrazia e giustizia. Abbiamo aggiunto, non solo quella amministrativa e civile ma anche quella penale, con l'addentellato drammatico della situazione delle carceri italiane».

Ore 15.50. È in corso l'incontro con la delegazione di Azione - + Europa - Radicali italiani, composta da Riccardo Magi, Benedetto Della Vedova, Emma Bonino, Matteo Richetti e Carlo Calenda.

Ore 15.45. «Abbiamo una definizione molto più precisa del governo. L'impostazione del programma è divisa in quattro punti. Una forte cornice europeista e un richiamo all'atlantismo. Riforme su Pa, giustizia e fisco. Attenzione particolarissima al mondo del lavoro orientata sia sul turismo sia sulle creazione di grandi infrastrutture. E infine scuola». Lo afferma Riccardo Nencini del Psi al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.

Ore 15.30. Ora è la volta del Maie-Movimento italiani all'estero-Psi (componente gruppo Misto della Camera). La delegazione ricevuta da Draghi nella Sala della Lupa è composta da Antonio Tasso, Mario Alejandro Borghese, Andrea Cecconi, Riccardo Nencini e Vincenzo Maraio.

Ore 15.20. «Il presidente incaricato ci ha illustrato brevemente e sinteticamente i pilastri di questo nuovo governo e di questo programma che sta costruendo e ha costruito in questi giorni. Lui si autodefinisce come futuro rappresentante di un governo europeista: questa è una priorità per lui ed è una priorità che noi condividiamo. Ci ha illustrato le priorità: sanità, la campagna vaccinale che va non solo portata a termine, ma iniziata davvero. Ha parlato tanto di ambiente, lavoro e imprese. Ha detto che bisogna investire ed evitare di erogare contributi a fondo perduto». Così Manfred Schullian, voce delle Minoranze linguistiche della Camera, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.

Ore 15. Prende il via il secondo giro di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, a Montecitorio. Nella Biblioteca del presidente è appena iniziato l'incontro fra Draghi e il gruppo Misto della Camera-minoranze linguistiche: fanno parte della delegazione Manfred Schullian, Renate Gebhard, Albrecht Plangger ed Emanuela Rossini.

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