sabato 28 gennaio 2017
Il presidente della Conferenza episcopale umbra, cardinale Gualtiero Bassetti, invia messaggio alle 600 parrocchie della regione. Veglia a Spoleto, processione a Norcia
Il terremoto a Norcia (Siciliani)

Il terremoto a Norcia (Siciliani)

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Chiedere al Signore di avere misericordia per le popolazioni e la terra ferite dal terremoto. in tutte le messe celebrate domani in Umbria ci sarà una preghiera corale per invocare «il cessare dei terremoti e un tempo di serenità per tanti fratelli e sorelle provati dalle forze della natura». Questo l’invito del presidente della Conferenza episcopale umbra e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, cardinale Gualtiero Bassetti, in un messaggio inviato alle 600 parrocchie della regione.

I vescovi della regione hanno disposto che in ogni chiesa ci sia una preghiera per le popolazioni colpite dal sisma, che chieda al Signore anche di donare «unità e concordia alle famiglie e ai paesi, renda solleciti e determinanti quanti sono responsabili della ricostruzione». «Il protrarsi del sisma che tormenta da mesi la nostra regione – scrive il cardinale Bassetti –, specialmente la Valnerina, sollecita la nostra solidarietà e richiede la nostra preghiera. Sappiamo come da tempo nelle diocesi, in modi diversi, si implori la misericordia e la provvidenza di Dio perché venga in soccorso a quelle popolazioni e doni loro consolazione, sicurezza e speranza». Il porporato fa riferimento anche alla testimonianza di fede di San Costanzo, patrono di Perugia che si celebra domenica.

Oggi, sabato, alle 15.30 l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto una processione penitenziale (un momento strettamente legato al digiuno indetto venerdì) intorno alle mura di Norcia, con l’immagine della Madonna Addolorata estratta dai vigili del fuoco dall’omonima chiesa di San Benedetto, nel centro della città, dopo la scossa del 30 ottobre. Questa immagine, molto venerata a Norcia e invocata anche come protettrice dai terremoti, era conservata al deposito del ministero dei Beni culturali a Santo Chiodo di Spoleto: «La riportiamo per qualche ora nella sua terra – ha spiegato l’arcivescovo – per chiederle protezione sulla gente della Valnerina e liberazione dalla persecuzione del sisma».


E venerdì sera in tanti hanno preso parte, nella palestra dell’Oratorio del Sacro Cuore a Spoleto, alla veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo a conclusione della giornata di digiuno indetta dall'arcivescovo per "elevare a Dio onnipotente una preghiera accorata e confidente perché si calmino le forze della natura - in particolare il terremoto che dal 24 agosto dello scorso anno ha colpito in modoviolento il centro Italia, compresa la Valnerina - e sia restituito alle popolazioni un tempo di serenità e di pace".
La preghiera è iniziata col canto “Se tu m’accogli Padre buono” dove si dice, tra l’altro: se nell’angoscia più profonda, quando il nemico assale, se la tua grazia mi circonda, non temerò alcun male. Ti invocherò mio Redentore, e resterò sempre con te".


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