giovedì 25 gennaio 2018
Tre donne morte e 5 feriti gravi. L'incidente sulla Cremona-Milano è avvenuto a Seggiano di Pioltello. S'indaga per disastro ferroviario colposo. Il dolore di Papa Francesco: preghiamo per le vittime
Treno deragliato: «Il binario che ha ceduto stava per essere sostituito» / Foto
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Avrebbe dovuto essere sostituita la rotaia che ha ceduto sulla linea Cremona-Milano e ha provocato il deragliamento del treno di Trenord avvenuto alle 7 di giovedì 25 gennaio fra Segrate e Pioltello, vicino a Milano. Tre le vittime rimaste uccise nella tragedia. Il terzo corpo estratto dalle lamiere intorno alle 10, quando sono terminate le operazioni di recupero dei feriti rimasti incastrati. La Prefettura ha reso noto il bilancio provvisorio dell'incidente: 3 morti e 46 feriti dei quali 5 molto gravi, 8 in codice giallo e 33 in codice verde. Sono stati 116 i passeggeri soccorsi sui circa 250 a bordo del treno: lo hanno riferito i vigili del fuoco.

Decine i soccorritori intervenuti: 90 vigili del fuoco oltre a polizia, carabinieri, infermieri e medici del 118 e squadre speciali. Diversi elicotteri, tra cui un'eliambulanza giunta dall'Emilia-Romagna, hanno fatto la spola con gli ospedali per trasferire i feriti più gravi. A complicare il lavoro dei soccorritori è stato il fatto che il convoglio è finito vicino a una massicciata ferroviaria, da cui sono state asportate le ringhiere di cemento per facilitare le operazioni.

Chi sono le vittime

Sono stati identificati i corpi delle vittime. Si tratta di Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio e Ida Maddalena Milanesi, 61 anni, originaria di Caravaggio (Bergamo).

Ida Maddalena Milanesi era un dirigente medico dello staff di radioterapia dell'istituto Neurologico Besta di Milano. Era specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica.

Il padre di Giuseppina Pirri ha raccontato, in lacrime fuori dall'obitorio, che la donna era al telefono con la madre al momento dell'incidente: «Le ha detto che il treno era deragliato, mia moglie le ha detto "scappa" ma poi c'è stato solo il silenzio. Sono andato sul luogo ed era ancora incastrata dentro al treno». Giuseppina era una pendolare, come gran parte delle persone che affollavano il treno: «Si lamentava sempre perché i treni erano spesso rotti e sempre pieni» ha ricordato il padre.

Erano tutte passeggere del terzo vagone le vittime dell'incidente ferroviario: stando a una prima ricostruzione degli inquirenti, questo vagone, dopo essere passato dal punto in cui il binario ha ceduto, è andato addosso a tre pali che si sono rotti a causa dell'impatto. Il quarto che ha incontrato nella sua corsa si è invece piegato.

Papa Francesco prega per le vittime, vicino nel dolore

"Profondamente rattristato per il grave incidente ferroviario avvenuto a Pioltello", Papa Francesco "esprime la sua sentita partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti dal drammatico evento e, mentre assicura fervide preghiere di suffragio per coloro che sono tragicamente scomparsi, formula vivi auspici di pronta guarigione per i passeggeri rimasti feriti ed invia di cuore la benedizione apostolica". È quanto ha scritto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato a nome del Papa in un telegramma inviata all'arcivescovo di Milano.

La dinamica e le cause dell'incidente ferroviario

Sono tre le vetture uscite dai binari. Secondo una prima ricostruzione di Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce l'infrastruttura, il treno ha percorso con alcune ruote fuori dalle rotaie circa due chilometri prima che un vagone sbattesse contro un palo della trazione elettrica e si accartocciasse. A quel punto il treno si è scomposto.

A provocare il deragliamento del treno nei pressi della stazione di Pioltello è stata la rottura di una giuntura di circa 23 centimetri delle rotaie. Il guasto ai binari è avvenuto circa un chilometro prima dello scalo ferroviario di Pioltello. Dopo il passaggio del primo e del secondo vagone del treno che è deragliato, da quanto è emerso dalle prime ricostruzione, il pezzo è stato sbalzato a una ventina di metri di distanza e le ruote dei vagoni successivi sono uscite dalle rotaie.

Il treno deragliato ha anche attraversato, quando parte dei vagoni era già fuori dai binari, la stazione di Pioltello lasciando una scia di scintille. È quanto mostrerebbe il video di una telecamera di sorveglianza visionato nell'ambito delle indagini e nel quale si
vede anche un uomo sulla banchina che si allontana spaventato.

L'ipotesi collima con le testimonianze di alcuni passeggeri, i quali hanno riferito che prima dell'impatto «sembrava di viaggiare sui sassi».

La Procura di Milano ha aperto inchiesta per disastro ferroviario colposo

La Procura ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo, che al momento è ancora a carico di ignoti. Con ogni probabilità però nelle prossime ore verranno iscritti, come atto dovuto, i vertici delle società che gestiscono la linea ferroviaria. Nel frattempo la Procura ha nominato due periti che sono già al lavoro per fare piena luce sulla vicenda e ha acquisto tutta la documentazione utile per capire come e quando fosse stata fatta la manutenzione sulla tratta ferroviaria, che è molto frequentata. Nei giorni e nelle ore precedenti il disastro, nessuno aveva segnalato problemi sulla linea.

Intanto, il macchinista che era alla guida del treno deragliato, ha reso una prima, drammatica testimonianza agli inquirenti. Il conducente del convoglio ha dichiarato di aver sentito una forte vibrazione: "Quando ho sentito che il treno vibrava tanto, ho azionato subito il freno, ma era già troppo tardi: il treno era già fuori dai binari".

È stata sequestrata la scatola nera del treno che è deragliato a Seggiano di Pioltello. Nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sono stati sequestrati anche i vagoni, l'intera area in cui è avvenuto il deragliamento, oltre a tutti i documenti che riguardano la manutenzione e i lavori su quel tratto di binari. Nell'inchiesta sarà decisiva una super consulenza affidata dai pm Tiziana Siciliano, Leonardo Lesti e Maura Ripamonti a due esperti ingegneri che si sono anche già occupati di disastri ferroviari. Gli accertamenti tecnici sono già cominciati.

Numeri di telefono per i parenti

Gli ospedali di riferimento in cui sono stati trasportati i feriti sono il San Raffaele, il Policlinico di Milano e l'Humanitas di Rozzano.
La Prefettura di Milano ha attivato due linee telefoniche a cui è possibile chiedere informazioni sui propri parenti eventualmente
coinvolti. I numeri sono: 02.77584184 e 02.77584892.

Il convoglio era carico di pendolari da Cremona

Il treno, carico di pendolari, era partito alle 5.32 da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi dove sarebbe dovuto arrivare alle 7.24. Aveva fatto decine di fermate e caricato centinaia di pendolari, lavoratori e studenti diretti a Milano. L'ultimo segnale dal convoglio, formato da 6 carrozze più la motrice, è stato rilevato alle 6.57. Subito dopo è avvenuto l'impatto, all'altezza del quartiere Seggiano di Pioltello, a circa 15 chilometri da Milano.

I testimoni: «Il treno come sui sassi, vibrava»

«Ci sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno e poi il convoglio si è fermato. Ci hanno fatto scendere e i soccorsi sono arrivati mezz'ora dopo». Il racconto è di un

testimone oculare, Maurizio Lanzani

un collaboratore di Rtl 102.5 che viaggiava da Cremona verso Lambrate sul treno di Trenord. «Due carrozze si sono semisquarciate. Una scena agghiacciante e ho avuto fortuna a prendere un altro vagone che non è deragliato. I soccorsi sono arrivati un po' in ritardo, anche perché il treno si è fermato sulla linea ferrata fuori stazione e il luogo è difficilmente raggiungibile».

Un

altro testimone, salito a Crema

, racconta: «Andava tutto bene. All'improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari. Ci siamo subito resi conto di cosa era successo». «Ho sentito il treno vibrare e dopo qualche secondo l'impatto: sono stato scaraventato a terra e ricevuto un colpo alla spalla»

racconta un passeggero

di origine africana dalla barella su cui è stato caricato.

Le foto: due carrozze centrali di traverso


Le immagini arrivate subito dal luogo dell'incidente (immediatamente

twittate dagli stessi viaggiatori

, poi diffuse da vigili del fuoco e agenzie di stampa) sono impressionanti.

Due vagoni centrali sono usciti completamente dai binari e risultano fuori asse

rispetto agli altri. Almeno

una carrozza appare squarciata

.

Anche dalle immagini dei vigili del fuoco si distinguono le due carrozze, quelle centrali, intraversate, a 90 gradi l'una rispetto all'altra. Nel punto di giuntura, in quell'angolo, decine di pompieri hanno lavorato per tre ore con tutti i mezzi disponibili per tagliare le lamiere.


Galantino (Cei): quando si risparmia sulla sicurezza...

«Quando si risparmia sulla sicurezza si risparmia a danno delle persone. E il prezzo da pagare è molto alto». Lo ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, a margine della conferenza stampa finale del Consiglio episcopale permanente. «Vorrei richiamare l'urgenza e necessità che chi di dovere metta testa e cuore al tema della sicurezza» ha aggiunto. Esprimendo dolore e vicinanza alle vittime, monsignor Galantino ha concluso: «Speriamo che questa tragedia ci insegni qualcosa».

Interrotta la linea Milano-Brescia

In una nota l'Ufficio stampa della rete ferroviaria italiana dice che la circolazione ferroviaria è interrotta dalle 7 sulla linea Milano-Brescia per lo svio del treno regionale 10452 di Trenord nella stazione di Pioltello Limito. Fra Milano e Brescia il traffico è sospeso su entrambe le linee (direttissima e lenta). È stato attivato un servizio sostitutivo con autobus.

I PRECEDENTI Da Balvano a Voghera, i disastri più gravi delle ferrovie italiane

Polemica sull'annuncio di Trenord su Twitter

«Un inconveniente tecnico a un treno». È questa l'espressione usata da Trenord per annunciare su Twitter, poco dopo le 8, l'interruzione dei collegamenti ferroviari fra le stazioni di Treviglio e Milano. Un'espressione che ha immediatamente suscitato reazioni di rabbia tra i pendolari, espresse sempre sul social network. «L'inconveniente tecnico si chiama deragliamento. E ci sono dei morti» fa notare Daniele Banfi su twitter. «Inconveniente tecnico? 100 feriti, 10 gravi, 2 morti... disumano» scrive Carlos Almiron. Successivamente la società che gestisce il trasporto ferroviario locale in Lombardia ha diffuso un'altra nota in cui ha spiegato che «un treno è sviato tra le stazioni di Treviglio e Pioltello per cause che devono essere accertate».

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