mercoledì 1 gennaio 2014
​Il presidente della Cei ricorda la vicenda delle adozioni bloccate nel Paese africano: un segno ulteriore di conflitti e delle contraddizioni che si vedono nel mondo.
Bagnasco: il Paese non è marcio
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Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha ricordato la difficile situazione delle famiglie italiane andate nella Repubblica Democratica del Congo per concludere la procedura di adozione di un gruppo di bimbi e rimaste bloccate nel Paese africano per motivi burocratici. «Esprimiamo la nostra vicinanza, la nostra preghiera, l'auspicio e l'augurio che tutto questo si risolva nel tempo più rapido possibile - ha detto Bagnasco, arcivescovo di Genova, a margine della Marcia della Pace, organizzata dalla Comunità di Sant'Egido nel capoluogo ligure -. Anche questo, purtroppo, è il segno ulteriore di una serie di conflitti e contraddizioni che si vedono nel mondo».
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