domenica 11 dicembre 2016
Esplosione prende di mira il complesso della cattedrale affollata per le celebrazioni: 25 morti. Al Sisi ai funerali. Il dolore del Papa: "Unica risposta la nostra fede in Dio".
(foto Ansa)

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È di 25 morti e 49 feriti al Cairo il bilancio dell'attentato al complesso in cui si trova la cattedrale cristiana copta. Molti dei feriti sono in condizioni gravi e questo fa temere che il tragico bilancio possa ulteriormente peggiorare. In base alle prime ricostruzioni l'attentato è stato compiuto con un ordigno esplosivo collocato all'ingresso della chiesa di San Pietro, che si trova vicino alla cattedrale copta di San Marco e alla sede del patriarca della chiesa ortodossa copta, Teodoro II. L'esplosione è avvenuta domenica di una messa a cui partecipava un alto numero di fedeli. L'ingresso della chiesa dove è stato collocato l'esplosivo si affaccia sulla via Ramsis e non sul complesso della cattedrale. Finora l'attacco non è stato rivendicato.

Papa Francesco ha rivolto, al termine dell'Angelus, una preghiera per "gli efferati attacchi terroristici che nelle ultime ore hanno colpito vari paesi", in Turchia, Nigeria ed Egitto. Francesco aggiungendo che
si tratta di più episodi ma di "un'unica violenza che semina morte e distruzione. L'unica risposta - ha ribadito - è quella della fede in Dio e l'unità nei valori umani e civili". Particolare "vicinanza" è stata espressa al "fratello" Patriarca della Chiesa copta egiziana Tawadros, invitando i fedeli a pregare "per i morti e i feriti".

Il presidente egiziano, Abdel Fatah al Sisi, parteciperà al funerale di Stato per le vittime
dell'attentato alla cattedrale copta del Cairo avvenuto ieri mattina. Lo ha annunciato Paul Halim, portavoce della Chiesa copta. La cerimonia funebre si terrà nella chiesa della Vergine Maria, a Nasr City, quartiere
orientale del Cairo. Papa Teodoro II, primate della Chiesa copta ortodossa, terrà un sermone per le vittime
dell'attentato. Al Sisi ha duramente condannato l'attentato avvenuto alla cattedrale ortodossa copta del Cairo, dichiarando tre giorni di lutto in tutto il paese.

Quest'attentato giunge due giorni dopo la morte di sei poliziotti in un altro attacco bomba avvenuto nella zona ovest del Cairo, vicino alle piramidi di Giza, che è stato rivendicato da un gruppo poco conosciuto denominato Movimento delle braccia dell'Egitto-Hasm. Da luglio del 2013, cioè dopo il golpe militare con cui fu destituito l'allora presidente Mohamed Morsi, le forze di sicurezza egiziane vengono spesso prese di mira in attacchi terroristici, soprattutto nella penisola del Sinai. Ma attentati contro civili o cristiani non sono abituali nel Paese e il gravissimo attentato a un luogo simbolo della fede cristiana potrebbe essere il segno di un salto di qualità e di un cambio di strategia nei gruppi del terrore che agiscono in terra egiziana. C’è un unico precedente, risalente a 6 anni fa. Si tratta infatti del secondo grave attentato contro la chiesa copta in Egitto dopo quello del 31 dicembre 2010 alla chiesa dei Due Santi di Alessandria che provocò 23 morti e 97 feriti.

Il presidente egiziano, Abdel Fatah al Sisi, ha duramente condannato l'attentato, proclamando tre giorni di lutto in tutto il paese. "È un attacco suicida, molto probabilmente è stata una donna", ha detto ad "Agenzia Nova" una fedele copta presente sul posto."Ci hanno colpiti perchè sosteniamo al Sisi", ha aggiunto un altro fedele.

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