mercoledì 25 aprile 2018
Troppi minori senza famiglia, sempre meno bambini adottati. Come correre ai ripari? La Garante per l’infanzia: Stato, Regioni e Comuni devono sostenere i nuclei familiari che scelgono di accogliere
(Ansa)

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Crollo verticale delle adozioni internazionali, crescente indifferenza della cultura dell’accoglienza, difficoltà di individuare nuove famiglie disponibili ad aprire le porte di casa per un progetto di affido. Qualche settimana fa era stato il procuratore per i minorenni di Milano, Ciro Cascone, a lanciare l’allarme: «Soltanto nel 2017 abbiamo esaminato 6mila casi, oltre a circa 3mila situazioni di reato. Se avessimo un numero maggiore di famiglie disponibili all’affido, potremmo evitare di mandare tanti ragazzi in comunità». Se si pensa che il distretto di Milano (Lombardia Ovest) rappresenta circa il 10 per cento del totale nazionale, è facile calcolare come l’emergenza sia davvero vasta. A fronte di circa 35mila ragazzi che vivono fuori dalle famiglie d’origine (21mila in comunità, 15mila in affido) ci sono 5 milioni e 430mila coppie sposate senza figli, di cui 3 milioni alle prese con problemi di sterilità. Perché non far incontrare questi due bisogni?

È l’obiettivo della manifestazione che si tiene a Roma, a Villa Borghese ( Tenda Meeting) dove Forum delle associazioni familiari, Ufficio Famiglia Cei, Vicariato di Roma, associazioni e istituzioni hanno organizzato un incontro di sensibilizzazione per rilanciare la cultura dell’accoglienza. «Affido e adozione – spiega Gigi De Palo, presidente del Forum – non sono opzioni di 'serie B' per diventare mamma e papà, ma una forma alta di genitorialità che va fatta conoscere e rilanciata per contrastare l’inverno demografico che incombe su Italia e Europa». Ma le adozioni internazionali sono in calo – dai 4.130 bambini adottati nel 2010 si è arrivati ai 1.439 dello scorso anno – complici i costi sempre più rilevanti che lo Stato lascia ormai a carico delle famiglie e le accresciute difficoltà internazionali. Eppure nel mondo, secondo una stima Unicef del 2016, sarebbero 140 milioni i bambini orfani.

All’iniziativa di oggi saranno presenti don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per la famiglia; monsignor Gianrico Ruzza, segretario generale del Vicariato; Ermenegilda Siniscalchi, capo dipartimento per le politiche della famiglia presso la presidenza del Consiglio dei ministri e Filomena Albano, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che osserva: «L’iniziativa di oggi si inserisce bene nel quadro delle raccomandazioni Onu che riguardano il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia. Queste campagne di sensibilizzazione però dovrebbero essere più numerose e con obiettivi chiari: sostenere le reti delle famiglie affidatarie, sollecitare nuove risorse umane e materiali, convincere anche Stato, Regioni e Comuni – conclude la Garante – a una nuova responsabilità verso quelle famiglie disponibili ad assumersi impegni così rilevanti per la società intera».

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