Mattarella: la scuola costruisce comunità

Il monito del presidente della Repubblica che, con il ministro Valditara, ha inaugurato a Napoli l'anno scolastico 2025-2026
September 21, 2025
Mattarella: la scuola costruisce comunità
Ansa | Il presidente Mattarella all'inaugurazione dell'anno scolastico
«La persona, ogni persona, non può realizzare se stessa se condannata alla solitudine di una dimensione soltanto virtuale. Anche a questo riguardo si riafferma un basilare valore della scuola. Costruire una comunità. I giovani hanno bisogno di amicizia, insieme guardandosi negli occhi nascono idee, sgorgano sentimenti, si sperimenta la vita. L’assenza di questi elementi, fa crescere disagio ed emarginazione».
Davanti all’incalzare della sfida delle nuove tecnologie, dell’Intelligenza artificiale, dei social «usati come armi che colpiscono in profondità» e mentre violenza, prepotenza e bullismo sembrano dominare la scena mondiale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare che, primo compito della scuola è «costruire una comunità» coesa e solidale. Per farlo ha scelto un contesto allo stesso tempo semplice e solenne, come l’inaugurazione ufficiale del nuovo anno scolastico 2025-2026, svoltasi a Napoli. Tre i momenti che hanno caratterizzato il pomeriggio e hanno condotto il presidente e il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un breve ma significativo viaggio in luoghi dove la scuola è in grado davvero di fare la differenza e di sostenere tanti giovani nella prova della sofferenza e della malattia. Prima di intervenire all’Istituto professionale statale G. Rossini, dove hanno tenuto i discorsi ufficiali, Mattarella e Valditara hanno visitato le scuole dell’Istituto Penale per i minorenni di Nisida e dell’Ospedale Pediatrico Santobono – Pausilipon.
«La scuola è lo strumento, il veicolo per il futuro. Il futuro riguarda tutti, ovunque ci si trovi: ci si scopre nella scuola, si costruisce l’avvenire», ha ricordato il Capo dello Stato a Nisida. E di fronte alla forza di volontà dei giovanissimi pazienti del Santobono, il Presidente non è stato avaro di complimenti per chi si trova ad affrontare grandi sfide senza perdersi d’animo. «Questa consapevolezza che manifestate – ha aggiunto Mattarella – è davvero preziosa, perché significa che in futuro la generazione vostra, quando crescerà, sarà in grado di fare meglio di quello che abbiamo fatto noi della mia generazione e di quella precedente».
Un auspicio per il futuro che il presidente ha voluto riprendere anche nel discorso ufficiale: «La scuola produce futuro, contribuisce a formare persone e cittadini consapevoli», ha ribadito Mattarella. Che, a proposito dell’invadenza del digitale nella vita di tanti ragazzi, ha proposto l’esempio positivo di Carlo Acutis, canonizzato poche settimane fa. «I giovani che frequentano le scuole sono nati nell’era del digitale e sanno avvalersene con approccio nuovo – ha ricordato il Presidente –. È una grande sfida anche per gli insegnanti. Tanti ragazzi, e ne è prova Carlo Acutis, sanno che è importante saper usare nuovi strumenti e non farsene usare, diventandone dipendenti. L’uso della tecnologia digitale non può avvenire nell’incoscienza dei suoi potenziali effetti, che possono condurre all’appiattimento e alla omologazione. Occorre adoperarsi affinché ogni ragazzo e ogni ragazza possa costruirsi una capacità critica, una struttura della conoscenza che consenta di scegliere e avere autonomia».
Proprio ai social è affidato il progetto “La Costituzione in Shorts”, iniziativa realizzata dalla Presidenza della Repubblica in collaborazione con YouTube, alla sua seconda edizione. Sette content creator spiegheranno altrettanti articoli della Costituzione. Brevi video, in formato short - della durata massima di 3 minuti - verranno poi pubblicati sul canale ufficiale del Quirinale. Di «una scuola che valorizza le tante individualità, le potenzialità, le propensioni, e le aspirazioni di ogni studente a prescindere dalle sue condizioni di partenza, siano esse economiche, sociali, o territoriali», ha parlato il ministro Valditara. Insistendo sulla centralità «del valore supremo e inalienabile» di ogni persona che vive la scuola. «È il senso profondo dell’articolo 34 della Costituzione, che tra l’altro – ha ricordato il ministro – afferma come “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi” abbiano “il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Attenzione verso ogni persona e merito (che va inteso come il dare il meglio di sé, grazie all’impegno, merito, altro grande valore costituzionale) sono le due facce imprescindibili della stessa medaglia, quella di una scuola autenticamente democratica e realmente solidale. È lo spirito con cui abbiamo concepito e da poco ulteriormente rafforzato i progetti Agenda Sud e Agenda Nord – ha sottolineato Valditara –. Ridurre i divari tra i tanti territori di cui si compone la nostra Repubblica e sostenere le scuole i cui studenti mostrano fragilità negli apprendimenti, sono due priorità per realizzare davvero una scuola costituzionale. In questo senso, la scuola deve essere un fattore decisivo di unione della nazione».

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