Jovanotti a sorpresa tra i giovani di Rondine: siete ragazzi fortunati

Il cantante ha inaugurato l'anno scolastico della Cittadella della pace in Toscana. «Qui si lavora quotidianamente per costruire i leader di domani». L'abbraccio con Vaccari e il vescovo Migliavacca
September 7, 2025
Jovanotti a sorpresa tra i giovani di Rondine: siete ragazzi fortunati
Jovanotti a Rondine con il presidente Franco Vaccari
Inizio d'anno con sorpresa per gli studenti di Rondine, la Cittadella della pace nata in Toscana. Ad accoglierli, infatti, c'era Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che ha inaugurato il decimo anno del Quarto Anno Rondine con un’incursione sul palco per poi suonare la campanella e tenere una lezione privata dal titolo evocativo: “L’inquietudine che apre nuove strade generative”.
«La pace è un orizzonte che forse non si raggiunge mai, ma qui a Rondine si cammina in quella direzione, perché l’importante è il metro in avanti che ogni giorno fa ognuno di voi, ognuno di noi», ha aggiunto Jovanotti. «A me piace questa idea di formare leader di pace. È una definizione meravigliosa: leader è il contrario di follower. Anche il leader è follower di qualcosa: segue una visione interiore, una visione più grande di lui. Bisogna cercare di essere leader della propria vita, incarnare una visione positiva».
Jovanotti, che è arrivato a Rondine con la moglie Francesca e i suoceri, ha stretto la mano al vescovo di Arezzo Andrea Migliavacca, per poi immergersi nell'abbraccio dei ragazzi, parlando dell'esperienza della compagna di scuola della figlia Teresa a Rondine e dell'opportunità che questa le ha dato nel trovare poi il proprio lavoro e posto nel mondo. «Quella che vi sta capitando è un'occasione preziosa, per usare le parole di un cantante che conosco, siete "ragazzi fortunati"» ha detto.
Insieme con Franco Vaccari, fondatore e presidente della Cittadella della Pace, Jovanotti ha rivolto un messaggio inaugurale agli studenti, sottolineando il valore dell’inizio come opportunità unica della quale essere, sanamente, invidiosi. «Lorenzo è tornato a Rondine e ha portato ancora una volta la sua energia, la sua poesia e il suo sguardo capace di toccare i cuori. Già nella sua visita precedente aveva colto il senso del nostro lavoro – la pace come esercizio quotidiano – e oggi, all’inizio del Quarto Anno, ha aggiunto un tassello prezioso: l’idea che l’inquietudine non sia un peso, ma un dono generativo. I nostri studenti porteranno con sé questa consapevolezza lungo tutto il loro cammino», ha sottolineato Franco Vaccari.
Non ha parlato solo di pace, Jovanotti, ma anche di inquietudine, opportunità, futuro. Non era la sua prima volta a Rondine. Lo scorso luglio, infatti, Jovanotti ha già incontrato gli studenti, sorprendendoli con parole, musica e una dichiarazione che aveva lasciato il segno: «Oggi mi sono nutrito di futuro e di speranza». Una promessa di ritorno che si è concretizzata proprio oggi, nel Teatro Tenda della Cittadella. «Io sono uno che vive di picchi e di energia – ha detto il cantante –, ma riconosco il lavoro e a Rondine si lavora giorno per giorno per costruire i leader di pace di domani. Qui si lavora, quotidianamente, goccia dopo goccia. Rondine è come una foresta che cresce ed è difficile raccontarla, quando tutto è polarizzazione, hashtag e parole chiave».
Si è trattato di un incontro che Vaccari ha definito una lezione di umanità, nel quale Jovanotti ha dato il meglio di sé e della sua cultura pop, tra letture, studio, esperienze personali e professionali, restituendo ai ragazzi, più che una lista di consigli, un alfabeto dell’umano e intavolando un dialogo a distanza con il vescovo Migliavacca. La giornata è proseguita poi con un pranzo conviviale nel Giardino dello Svizzero, insieme agli studenti italiani e internazionali di Rondine, in un clima di dialogo informale che ha unito storie, lingue e speranze diverse. Più che un incontro, un passaggio di testimone simbolico tra generazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA