Giuseppe e Pasquale, i ragazzi uccisi in due agguati

Nel Messinese un 16enne vittima di un regolamento di conti: sarebbe stato ucciso per errore. Nel Napoletano morto a 18 anni dopo essere stato colpito da un proiettile. Il padre: non era lui l'obiettivo
November 3, 2025
Giuseppe e Pasquale, i ragazzi uccisi in due agguati
Una foto di Pasquale Nappo, il ragazzo di 18 anni ucciso a Boscoreale, in provincia di Napoli, 2 novembre 2025. ANSA
Due agguati nel fine settimana sono costati la vita a due ragazzi, in provincia di Messina e in provincia di Napoli. A Capizzi sui Nebrodi, in Sicilia, è stato ucciso Giuseppe Di Dio, 16 anni: secondo gli inquirenti, l'obiettivo non era lui ma un altro giovane. Giuseppe si sarebbe trovato nel posto sbagliato quando l'assassino ha cominciato a sparare. Un proiettile lo ha raggiunto in pieno, il giovane è morto mentre veniva trasferito alla guardia medica. Ferito anche un ragazzo di 22 anni, non in pericolo di vita. Poteva essere una strage, però. L'agguato è avvenuto davanti a un bar, nel centro di poco meno di tremila abitanti in provincia di Messina. Erano le 22.30 di sabato sera, davanti al locale c'erano tanti giovani. Da un'auto è scesa una persona impugnando una pistola: gli spari, il panico e il fuggi fuggi generale. Poi la vettura è ripartita. Domenica mattina i carabinieri, coordinati dalla Procura di Enna che ha aperto un'inchiesta, hanno fermato un uomo e i suoi due figli: Antonio 48 anni, Giacomo di 20 anni e Mario, 18 anni. Cordoglio è stato espresso dalla premier Giorgia Meloni per questo «delitto assurdo e spietato. Dolore e rabbia per una vita innocente strappata alla sua famiglia. Mi auguro che la giustizia sia rapida e severa verso i responsabili di questo orrore» ha detto Meloni.
Nelle stesse ore, a Boscoreale, in provincia di Napoli, due persone a bordo di uno scooter hanno sparato e ucciso il 18enne Pasquale Nappo, incensurato. Due amici che stavano con lui lo hanno caricato in auto e trasportato in una disperata corsa all'ospedale di Castellammare di Stabia dove però è morto. Le modalità dell'agguato hanno fatto pensare ad un'esecuzione mirata. Ma era Nappo l'obiettivo? Si scava nelle sue ultime ore di vita, si cerca di ricostruire la sua rete di amicizie. Gli investigatori non escludono nessuna ipotesi, nemmeno quella che sia finito al centro di un regolamento di conti.  Salvatore, il padre di Pasquale, non ha dubbi: «Mio figlio è sempre stato un ragazzo tranquillo. Ha sentito degli spari, si è affacciato ed è stato colpito da un proiettile vagante. Non era lui l'obiettivo».
Un giovane di 16 anni è stato invece gravemente ferito alle gambe ed all'addome all'esterno di un locale notturno in via Scarfoglio, nella zona occidentale di Napoli. A sparare sarebbe stato - secondo le informazioni raccolte dalla Polizia - un ragazzo armato di pistola. 

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