Corridoi universitari: altri 49 studenti da Gaza nel nostro Paese
Sono arrivati a Ciampino con un volo della Guardia di Finanza, accompagnati dalla ministra Bernini

Scendono stanchi dall’aereo, solo poche ore prima erano ancora a Gaza. Spaesati, divisi tra gioia e dolore: «Sono felice di essere qui, ma ho lasciato lì chi era rimasto della mia famiglia» spiegano molti. Sono arrivati, su due aerei della Guardia di Finanza decollati da Amman, nella zona militare dell’aeroporto di Ciampino ieri sera: 49 studenti e ricercatori palestinesi e un gruppo di 16 cittadini per ricongiungimento familiare, tutti provenienti dalla Striscia di Gaza (alcuni hanno proseguito sempre in serata per Milano). Ad accoglierli c’era il ministro degli Esteri Antonio Tajani, l'Ambasciatrice palestinese a Roma, Abuamara, i rettori delle università La Sapienza, Tor Vergata, e il vice rettore dell'università di Camerino. È la seconda evacuazione di studenti palestinesi provenienti da Gaza, beneficiari di borse di studio Iupals (Italian universities for palestinian students) e altre, iscritti all'anno accademico 2025/26. E per la seconda volta è andata a prenderli la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini.

I militari scaricano i bagagli, i ragazzi parlano coi giornalisti, non si tirano indietro. E sul volo che tornava in Italia – racconta la ministra – «ho ricevuto un gesto che mi ha emozionata. Un uomo che ha problemi di glicemia e non cammina, mi ha segnato sulla fronte, dicendomi "God bless" ("Dio ti benedica"). Il ministro Tajani ha spiegato che «abbiamo aperto un corridoio universitario con la ministra Bernini e l'obiettivo è di formare in Italia la futura classe dirigente palestinese» e «continueremo a lavorare in questa direzione, adesso, grazie all' impegno di molte università italiane, questi ragazzi avranno la possibilità di studiare in italiano e in inglese».

Un'altra ragazza racconta che la sua aveva due case a Gaza ed entrambe sono state distrutte. Di nuovo la Bernini: «Lo dico realmente senza polemica, così si salvano vite, non con le proteste. Andremo a prendere altri» studenti e «le borse di studio sono tra le 160 e le 170». 'Vogliamo ospitarli senza un atteggiamento paternalistico, loro vogliono formarsi qui e poi ritornare nel loro Paese, questo è il loro obiettivo e il nostro». infine, secondo l'ambasciatrice dell'Autorità nazionale palestinese in Italia, Mona Abuamara, gli studenti palestinesi «diventeranno un valore aggiunto della comunità accademica italiana insieme ad altri studenti» e «speriamo di vedere molti altri studenti qui, sono sicura che ci saranno».
L'iniziativa del 'corridoio universitario' interessa un totale di 160 studenti selezionati dalla Crui e i restanti 71 studenti borsisti che hanno già ottenuto l'approvazione del Gogat (l'autorità israeliana preposta al controllo della Striscia di Gaza) e delle autorità giordane, saranno evacuati in successive operazioni secondo il calendario fissato dalle autorità locali per le uscite dalla Striscia.
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