Bimbi con difficoltà uditive, ecco come aiutarli a scuola
di Redazione
Gli scolari con impianto cocleare possono seguire con profitto il percorso didattico. A patto che abbiano il sostegno di genitori e insegnanti

I primi giorni di scuola portano con sé un carico di entusiasmo ma anche di fatiche e difficoltà. Per i genitori di bambini con perdita dell’udito si aggiungono le preoccupazioni su come poter garantire che, in classe, le esigenze uditive dei propri figli siano comprese e rispettate. Un aiuto concreto arriva dagli impianti cocleari, sofisticati strumenti che permettono di intraprendere con successo il percorso scolastico. Perché ciò avvenga sono però fondamentali alcuni ingredienti: comprensione delle necessità, preparazione e collaborazione tra famiglie, insegnanti e specialisti che hanno in carico il bambino.
“L’inizio della scuola è una tappa importante per ogni bambino e bambina. Per i bambini con impianto cocleare, è anche l’occasione per celebrare i progressi compiuti - afferma la dottoressa Sara Cavicchiolo, logopedista e manager della riabilitazione di MED-EL Italia, azienda produttrice degli impianti - Con il giusto sostegno, i bambini portatori di Ic possono partecipare pienamente alla vita scolastica, apprendere allo stesso ritmo dei propri pari e relazionarsi con i coetanei senza problemi.È essenziale che scuole e reti di supporto comprendano le loro esigenze e ne riconoscano il potenziale”. Cruciale il ruolo dei genitori, che non sono semplici accompagnatori ma veri e propri compagni di viaggio dei propri figli. Per i bambini con impianto cocleare, una buona esperienza scolastica inizia molto prima del primo giorno di scuola. Costruire fiducia in casa, informare gli insegnanti e promuovere l’autonomia sono passaggi chiave.
“L’inizio della scuola è una tappa importante per ogni bambino e bambina. Per i bambini con impianto cocleare, è anche l’occasione per celebrare i progressi compiuti - afferma la dottoressa Sara Cavicchiolo, logopedista e manager della riabilitazione di MED-EL Italia, azienda produttrice degli impianti - Con il giusto sostegno, i bambini portatori di Ic possono partecipare pienamente alla vita scolastica, apprendere allo stesso ritmo dei propri pari e relazionarsi con i coetanei senza problemi.È essenziale che scuole e reti di supporto comprendano le loro esigenze e ne riconoscano il potenziale”. Cruciale il ruolo dei genitori, che non sono semplici accompagnatori ma veri e propri compagni di viaggio dei propri figli. Per i bambini con impianto cocleare, una buona esperienza scolastica inizia molto prima del primo giorno di scuola. Costruire fiducia in casa, informare gli insegnanti e promuovere l’autonomia sono passaggi chiave.
“I genitori sono i primi e più importanti sostenitori dei propri figli - sottolinea la Dottoressa Cavicchiolo - Condividendo informazioni, costruendo un dialogo con gli insegnanti e incoraggiando la fiducia in sé stessi, i genitori pongono le basi per un’esperienza scolastica positiva” Tra i consigli pratici, vale la pena incontrare gli insegnanti prima dell’inizio della scuola per spiegare la tecnologia uditiva del bambino, simulare le routine scolastiche a casa per aumentare la sicurezza e ridurre l’ansia, allenarsi con strategie di chiarimento (“Puoi ripetere per favore?”). Quanto agli insegnanti, possono fare la differenza anche senza esperienza diretta con la tecnologia uditiva, è sufficiente che adottino piccoli accorgimenti in grado di migliorare notevolmente l’esperienza scolastica. Ad esempio far sedere il bambino o la bambina vicino all’insegnante e garantire visibilità per la lettura labiale, ridurre il rumore di fondo chiudendo porte e finestre, usare tappeti e tende per assorbire il suono, integrare istruzioni verbali con materiali visivi o scritti. E poi parlare chiaramente e naturalmente, evitando di coprire la bocca o dare le spalle, preoccupandosi anche di promuovere l’inclusione in generale e il rispetto delle differenze.
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