venerdì 23 novembre 2018
La Commissione: sui vaccini basta fake news, dovete salvare vite umane. Il ministro Grillo: abbiamo trovato le risorse necessarie, manterremo gli impegni
Morbillo, casi record. Ue contro l'Italia
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Vaccini obbligatori o volontari? «Non sta ai politici decidere qual è il metodo migliore, ma agli epidemiologi». La polemica sembrava essersi placata prima dell’estate quando un decreto del governo aveva imposto alle famiglie, al momento dell’iscrizione dei figli a scuola, l’autocertificazione cartacea provocando la levata di scudi dei dirigenti scolastici che avevano parlato di «prassi retorica» denunciando l’inadeguatezza del sistema amministrativo per lo svolgimento della procedura, in mancanza anche di un’Anagrafe nazionale dei vaccini.

È stato il commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis a riaccendere le micce giovedì a Bruxelles parlando della posizione del governo italiano in merito alla vexata quaestio. Una questione ancora “pesante” se si pensa che con 9 casi ogni 100mila abitanti l’Italia detiene, insieme a Grecia e Romania, il primato negativo in Europa per l’incidenza del morbillo sulla popolazione residente. La media dell’Ue, infatti, è di 2,2 casi, come risulta dall’ultimo rapporto Ocse sulla qualità delle cure nei Paesi della Comunità, dove dal maggio 2017 al maggio scorso sono stati segnalati 13.475 casi di morbillo, un numero in aumento rispetto ai dodici mesi precedenti (quando ad ammalarsi di morbillo furono 8.523 cittadini europei).

«La vaccinazione contro questo morbo è molto efficace – commenta l’Ocse – e la stragrande maggioranza delle persone di nuova diagnosi non erano vaccinate». Sempre secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, «in Italia il tasso di copertura vaccinale è diminuito, passando dal 91% del 2010 all’85% del 2016» anche se nel 2017 la situazione risulta migliorata con un 92%. Colpa del “no vax” e delle false notizie in proposito? La «discussione» sull’obbligatorietà o la volontarietà delle vaccinazioni per i bambini «è artificiosa – ha aggiunto Andriukaitis – . Ho discusso con il governo Conte e con il nuovo ministro Giulia Grillo, abbiamo parlato di tutte le possibilità per raggiungere il tasso maggiore possibile di bambini vaccinati. È chiarissimo – ha proseguito – che se c’è un’epidemia vanno usati gli strumenti più efficaci».

Anche a scopo preventivo. Come è accaduto nei Paesi Bassi dove la volontarietà garantisce il 97-99% di copertura. «Allora facciamolo anche in Italia – ha detto il commissario Ue – ma se non porta risultati usiamo l’obbligatorietà ». Anche se obbligatorietà e volontarietà delle vaccinazioni «non sono alternative l’una all’altra» ha precisato Andriukaitis «sta ai medici, agli scienziati, agli immunologi, vedere che cosa è meglio fare per aumentare le coperture». «Il problema principale – ha aggiunto – è che siamo responsabili per la protezione delle vite dei bambini e garantire il massimo accesso possibile alle cure. È una vergogna se abbiamo ancora morti di bambini dovute al morbillo: il nostro dovere è risolvere il problema entro il 2020». «Dunque l’Italia la smetta con le fake news e agisca concretamente», ha concluso Andriukaitis.

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