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Videogame con Carlo Acutis, guida nel metaverso cattolico

Guido Mocellin venerdì 17 marzo 2023
Mentre si continua a parlare di “Prega.org”, la chatbot che simula dialoghi con Padre Pio (da non perdere l’articolo dedicato al tema da don Luca Peyron su “Il Sole 24 Ore”; bit.ly/3TnwKnl), giunge notizia di un’altra imminente modalità digitale di interazione con i santi, all’apparenza meno bisognosa di chiare istruzioni per l’uso, ma anch’essa carica di potenziali conseguenze sul modo di vivere la spiritualità. Sto parlando di Acutis Game, videogame non ancora rilasciato dall’azienda produttrice, Faith Games Inc. (si va al prossimo settembre), ma del quale si può apprendere già qualcosa visitando il sito (bit.ly/3Loaaca) e/o visualizzando il trailer (bit.ly/42bNUZ3). È quanto ha fatto J.P. Mauro per l’edizione anglofona di Aleteia (bit.ly/3Tk1SUs). Come è evidente dal titolo, al centro del videogame c’è il personaggio di Carlo Acutis, l’adolescente italiano morto nel 2006 e beatificato nel 2020, la cui crescente popolarità (in Spagna e America Latina è uscito il 24 febbraio un primo docufilm a lui dedicato; “Avvenire” ha recentemente intervistato il regista José Maria Zavala; bit.ly/3LtiBCP) si deve anche alla sua familiarità con i dispositivi digitali. Assumendo l’identità del beato, il giocatore esplora una realtà virtuale entro la quale si può assistere alla passione e morte di Gesù o entrare nelle vite dei santi (nel trailer compare per primo Padre Pio; a seguire Juan Diego, Kateri Tekakwitha, Teresa di Lisieux, Massimiliano Kolbe e Giovanni Paolo II). La modalità di gioco non è ancora nota, ma la finalità di fondo sì: avviare la costruzione di un metaverso cattolico. Faith Games infatti, si legge sul sito, «è stata creata da tecnologi cattolici per utilizzare la realtà virtuale, i giochi e altri contenuti multimediali per l'educazione e l'evangelizzazione cattolica. Disponiamo già di contenuti con il marchio MetaCatholic e stiamo attualmente sviluppando altre esperienze di realtà virtuale e di gioco, compresi i contenuti con il nome Acutis Game». «Ci poniamo all'intersezione tra tecnologia, fede e impatto sociale», afferma Eddie Cullen, imprenditore newyorchese, tra i fondatori della società. Egli è persuaso che «persone di tutte le età possono imparare e sviluppare una connessione più profonda con la loro fede immergendosi in esperienze interattive». Staremo a vedere. © riproduzione riservata