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Per il bonus una tantum tempo fino a fine mese

Vittorio Spinelli martedì 25 aprile 2023
E sce di scena, fra pochi giorni, un bonus fra i tanti che hanno consentito a milioni di cittadini di affrontare il calo di redditi prima per gli effetti del Covid e, a seguire, delle restrizioni energetiche. Si tratta del particolare sostegno riservato alla vasta categoria dei lavoratori autonomi, che è tuttora disponibile ma non oltre il prossimo 30 aprile. La scadenza per la domanda, esclusivamente in via telematica, è indicata dall’Inps nella circolare n. 30/2023. L’Istituto di previdenza ricorda che questa “indennità una tantum”, prevista nel “decreto Aiuti” (n. 50/2022), era destinata ai lavoratori autonomi dello stesso Inps e ai liberi professionisti iscritti alla rispettiva Cassa di previdenza. A condizione però di essere in possesso di partita Iva risultante attiva alla data del 18 maggio 2022. L’evidente disparità tra i titolari di partita Iva e i non titolari – entrambi nelle stesse condizioni di disagio economico – è stata sanata da un decreto ministeriale di agosto 2022, che ha consentito anche ai non possessori di partita Iva di accedere allo stesso bonus. Le Casse di previdenza interessate hanno deliberato, ognuna con regole proprie, le modalità con cui i professionisti iscritti hanno potuto accedere all’una tantum. Per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni Inps (artigiani, commercianti, agricoli, pescatori, professionisti della Gestione separata) occorre rispettare questi requisiti: a) reddito 2021 non superiore a 35 mila euro oppure inferiore a 20 mila, b) iscrizione alla gestione Inps alla data del 18 maggio 2022, c) avere un’attività lavorativa in corso alla stessa data, d) aver versato i relativi contributi per competenza dal 1° gennaio 2020, e) non essere titolare di pensioni, f) non percepire analoga indennità come pensionato o lavoratore dipendente. L’importo dell’una tantum è di 200 euro per chi ha percepito redditi 2021 inferiori a 35 mila euro. Per quanti non hanno raggiunto almeno 20 mila euro si aggiungono altri 150 euro di indennità, per un complesso di 350 euro.
Questo bonus non costituisce reddito ai fini fiscali e non dà diritto a contributi figurativi. Una volta presentata la domanda, è possibile accedere on line alle ricevute e ai documenti prodotti dal portale Inps, monitorare la lavorazione della domanda e, se necessario, aggiornare i dati relativi alle modalità di riscossione. © riproduzione riservata