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Disoccupati, le nuove indennità

Vittorio Spinelli martedì 4 dicembre 2007
Secondo le previsioni dell'Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo, il tasso di disoccupazione in Italia continuerà a scendere e si attesterà nel 2008 al 6%, (dopo il 6,4% del 2007 rilevato dall'Istat). In cifre, circa 1 milione e mezzo di lavoratori in cerca di un lavoro più o meno stabile. Questa fascia è coperta, per quasi il 50%, dai sussidi di disoccupazione dell'Inps. L'Istituto liquida oltre 700 mila trattamenti l'anno, distinti tra indennità ordinarie, con requisiti ridotti e indennità speciali. Questo scenario potrà tuttavia subire gli effetti imprevedibili delle nuove regole che, dal prossimo anno, restringono la durata dei contratti a termine.


Nell'eterna attesa di una riforma degli ammortizzatori sociali spuntano intanto, dal pacchetto del Welfare, i nuovi trattamenti di disoccupazione. La durata dell'indennità sale fino ad 8 mesi per i lavoratori sotto i 50 anni, fino a 12 mesi per gli ultra 50enni. L'importo aumenta al 60% della retribuzione per i primi sei mesi, al 50%
per altri due mesi, al 40% per i mesi successivi. L'indennità con i requisiti ridotti passa al 35% per i primi quattro mesi e, dopo questi, sale al 40%. Infine, la mobilità segue per intero il costo della vita. Tutti i periodi disoccupazione valgono per il calcolo della pensione.
Inoltre la nuova legge finanziaria appronta altre misure a sostegno dei lavoratori disoccupati. La legge assegna al Ministero del lavoro, in caso di crisi di settori produttivi o di aree regionali, la facoltà di concedere la cassa integrazione, la mobilità e la disoccupazione speciale, anche in deroga alle norme vigenti e senza interruzioni nei relativi trattamenti. I diversi sussidi possono essere inoltre prorogati, subendo però una riduzione del 10% (prima proroga), del 30% (seconda proroga), del 40% (proroghe successive).
Edilizia. Per ottenere l'indennità di disoccupazione speciale, i lavoratori del settore edile devono avere svolto "lavoro effettivo" per almeno 18 mesi. Il requisito si scontra ora con l'impossibilità di ottenere sussidi in caso di dimissioni volontarie del lavoratore. Il Ministero del Lavoro precisa che le dimissioni del lavoratore hanno rilevanza solo con riferimento all'ultimo rapporto di lavoro e cioè quello che intercorre con l'azienda che ha attuato la procedura di mobilità. Le dimissioni avvenute nel corso di precedenti lavori, non edili purchè in settori in crisi, non pregiudicano il calcolo del requisito di diciotto mesi di lavoro effettivo, stabilito dalla legge 223/91.
Sussidi di dicembre. L'Inps comunica che, in previsione del consueto blocco di fine anno delle procedure di liquidazione, gli assegni in favore dei lavoratori socialmente utili ed i sussidi del programma Pari saranno pagati questo mese a partire dal giorno 7.
Per la maggior parte delle Regioni, le provvidenze di sostegno ai lavoratori svantaggiati (Pari), scadute il 30 settembre scorso, sono state prorogate fino ai primi mesi del 2008.