Economia

Energia. "Monte Bianco" la turbina green

Paolo Pittaluga mercoledì 18 novembre 2020

L’hanno soprannominata “Monte Bianco”. È Gt36, la turbina a gas (13 metri e mezzo di lunghezza per 520 tonnellate di peso) di ultima generazione di Ansaldo Energia che ora, via nave da GE-Cornigliano andrà a Venezia dove verrà installata nel cuore della centrale termolettrica di Edison: un’eccellenza tecnologica italiana che aumenterà al 63% il rendimento energetico dell’impianto di Marghera Levante abbattendone significativamente le emissioni in atmosfera grazie al nuovo ciclo combinato a gas di ultima generazione in corso di realizzazione a Marghera.

L'impianto da record

Si tratta dell’impianto termoelettrico più efficiente d'Europa con una potenza elettrica complessiva di 780 MW e un rendimento energetico pari al 63%, il più alto disponibile oggi e che porta all'abbattimento delle emissioni di CO2 del 40% rispetto alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano e di quelle di ossidi di azoto (NOX) di oltre il 70%. L' investimento complessivo per la realizzazione della nuova centrale termoelettrica ammonta a oltre 300 milioni e l’impianto entrerà in esercizio nel 2022. “È il risultato di una collaborazione – ha sottolineato l'A.d. di Edison Nicola Monti – che unisce l’eccellenza di due realtà storiche dell’industria nazionale e che operano concretamente per lo sviluppo e la sostenibilità del Paese. Edison si è posta e persegue obiettivi concreti di abbattimento della CO2, in piena sintonia con il Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC) e con il Green Deal europeo”. “Non nascondiamo il nostro orgoglio per il risultato raggiunto” ha commentato Giuseppe Marino, A.d. di Ansaldo Energia. “Tutte le lavorazioni per la realizzazione di questa turbina - ha rimarcato - si sono svolte in un periodo difficile, a causa delle limitazioni imposte dal Covid: ciononostante, nella massima sicurezza, il personale di Ansaldo Energia ha lavorato incessantemente per assicurare a Edison la consegna della turbina nei tempi stabiliti”.

Nel Piano strategico

La realizzazione di Marghera Levante è inserita nel piano strategico di Edison, protagonista della transizione energetica con un piano di investimenti che include cantieri già aperti per 1 miliardo di euro nelle tre aree dello sviluppo strategico della società: generazione low carbon, servizi di efficienza energetica e mobilità sostenibile a sostegno dell’economia del Paese in un momento difficile. Il ruolo di Marghera Levante per la transizione energetica ha trovato conferma a luglio nell’assegnazione da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) di un finanziamento da 150 milioni.

Il nuovo ciclo combinato di Marghera Levante

Il nuovo ciclo combinato a gas naturale sarà composto, oltre che dalla turbina GT36, da un generatore di vapore a recupero, una turbina a vapore da 250 MWe e un sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto (SCR). Questa isola di potenza sostituirà i due gruppi di generazione elettrica attualmente in esercizio: il primo gruppo verrà smantellato, mentre il secondo servirà come riserva disponibile, in caso di fermate per manutenzione del nuovo ciclo combinato. Il progetto porterà anche a una razionalizzazione della struttura dell’impianto con una riduzione dei camini da 5 a 3 con conseguente minor impatto visivo. L’impianto avrà una potenza elettrica totale di 780 MW, un rendimento energetico pari al 63% e impiegherà 31 persone, confermando i livelli occupazionali della centrale. Il parco produttivo di Edison in Italia è composto da oltre 200 impianti per una potenza complessiva di 6,5GW. Nel 2019 Edison ha prodotto 20,6 TWh di elettricità di cui quasi l’80% dell’energia è termoelettrica grazie a 14 centrali, tutte a ciclo combinato a gas. Edison è stata la prima, nel 1992, a introdurre in Italia il ciclo combinato alimentato a gas naturale, la tecnologia termoelettrica più efficiente e rispettosa dell’ambiente.