Agorà

Sanremo 2023. Da Leo a Tananai i giovani crescono

Angela Calvini, inviata a Sanremo giovedì 9 febbraio 2023

Leo Gassmann in gara fra i Big

Altro che calci alle rose e palchi distrutti come ci ha mostrato nella prima serata del Festival il ventenne Blanco, vincitore l’anno scorso del Festival con Mahmood, in un brutto spettacolo dettato da un misto di ira e inesperienza a gestire gli imprevisti della diretta. A modo suo il cantante ha chiesto scusa all’Ariston tramite i social, ma una certa amarezza resta pensando a un gesto che ha macchiato una serata all’insegna dei richiami ai valori più alti della Costituzione italiana. La gentilezza invece paga anche sul palco dell’Ariston. Lo sta dimostrando un rapper delicato come Mr. Rain che sta già spopolando su Spotify e in radio con la sua Supereroi dove, attorniato da tanti bambini angioletti con un’ala sola, racconta come è emerso dalla depressione. E poi ci sono artisti giovanissimi dall’approccio musicale educato che a ritmo hip hop e trap cantano le insicurezze dell’amore giovanile come il 23enne Will (in gara con Stupido ), il 21enne Olly ( Polvere) e il 19enne Lda ( Se poi domani ), figlio d’arte di Gigi D’Alessio, che tra l’altro si professa apertamene credente.

Mr Rain ha colpito con la sua "Superereoi" - Ansa

Occhio quindi ai giovanissimi. Fra di loro ci sono alcuni outsider in grado di insidiare il podio, a partire dal 28enne Lazza, forte di 33 Dischi di Platino e 36 Dischi d’Oro. Idolo dei giovani, Jacopo Lazzarini in Cenere racconta su ritmi club disco anni ‘90 paure e fragilità dell’oggi. Ma ci sono due outsider da tenere davvero d’occhio, che per l’occasione sanremese hanno indossato giacca e cravatta, puntando su romanticismo e melodia, ma anche su impegno e dedizione, il 24enne Leo Gassmann, una conferma, e il 27enne Tananai, una sorpresa. Leo Gassmann, ha dimostrato splendida voce e solarità contagiosa col brano Terzo cuore scritto con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e duetterà nella serata delle cover con Edoardo Bennato. «Per me Edoardo è una guida e un fratello maggiore – spiega Leo - . Ha accettato di duettare con me perché siamo simili, abbiamo gli stessi valori e lottiamo per le stesse cause. Nella serata di venerdì canteremo tre suoi brani sul filone della pace: L’isola che non c’è, Il rock di Capitano Uncino e A cosa serve la guerra. Bisogna cantare contro la guerra, non bisogna tirarsi indietro». Assennato e impegnato nella vita, il giovane Gassmann in qualche modo assolve l’amico Blanco, «noi ragazzi a volte sbagliamo, spero che abbia la possibilità di chiedere scusa», e intanto prende in mano il telefonino e invita la sala stampa a promuovere il numero solidale al 45525 per l’emergenza terremoto in Turchia e Siria. ù

L’impegno del giovane Gassmann emerge anche nell’album La strada per Agartha, in uscita il 24 febbraio, in cui si rivolge a Lucio Dalla. «”Caro Lucio ti scrivo” è una lettera di risposta all’Anno che verrà – spiega - . Si ispira alla mia vena più cantautorale. Scritto ai tempi della pandemia, riflette sulle paure della nostra generazione ». E mentre i suoi genitori, a partire da papà Alessandro, fanno il tifo per lui con orgoglio, Leo si ritiene «una persona molto fortunata» e riflette sui tormenti dei suoi coetanei «dovuti al futuro incerto, al cambiamento climatico, alle guerre che sono ai nostri confini e alla paura che si avvicina». Leo, che ha studiato al Conservatorio, si è laureato l’anno scorso in Arte e in Comunicazione e si è anche iscritto all’Accademia di cinema, è un giovane uomo pensante. «I problemi di questo mondo sono dovuti alla disparità economica fra classi sociali, alla paura del diverso. Uno dei problemi principali del pianeta è che non tutti hanno la possibilità di studiare, e il non conoscere crea paura». Leo ha saputo anche superare il peso di un cognome importante, si definisce «il primo fan della mia famiglia, è un grande onore. Nella vita ho scelto di fare un'altra cosa e ho cercato di farla con rispetto e con pazienza. I miei mi hanno cresciuto e dato dei valori e mi hanno consigliato di vedere la musica solo come una passione e di concentrarmi sullo studio».

Tananai si presenta rinnovato all'Ariston - Ansa

Un altro artista che, a sorpresa, ha puntato sull’impegno è Tananai, al secolo Alberto Cotta-Ramusino. Dismessi i panni di quello che l’anno scorso stonava sul palco dell’Ariston e festeggiava in allegria l’ultimo posto della sua Sesso occasionale (che poi divenne un successone inaspettato), pare avere messo giudizio. Un anno pieno di successi per un esordiente arrivato da Sanremo Giovani, compresa la hit estiva La dolce vita ». Oggi Tananai ha preso lezioni di canto per presentarsi elegante e romantico al festival con Tango , storia di un amore a distanza. «Quest’anno vivo Sanremo in maniera più serena, questo palco è imprevedibile – racconta il cantante e autore - . In un anno ho fatto tante esperienze, un tour molto bello, ho conosciuto tanti addetti ai lavori. Al di là della spontaneità, che voglio mantenere, per continuare a fare musica ci devono essere etica del lavoro, serietà e professionalità che l’anno scorso non avevo. Bisogna meritarsele le cose, ci metti un attimo a perderle. Uno dei modi per tenerle è attraverso la dedizione, la passione e la serietà ». Nella serata dei duetti emergerà il lato scherzoso duettando con Biagio Antonacci proprio su Vorrei cantare come Biagio Antonacci di Cristicchi. «Ho ripensato al Tananai dell’anno scorso e ho voluto portarne uno nuovo quest’anno, mostrando un altro lato di me che è sempre stato presente. Ho avuto la fortuna di avere due bei genitori che mi hanno supportato e sgridato tanto: sono contento di loro e dell’educazione che mi hanno impartito».