Mel Gibson inizia le riprese della Resurrezione e cambia il cast
Il regista da una settimana a Cinecittà: Gesù sarà il finlandese Jaakko Ohtonen, nel cast anche gli italiani Kasia Smutniak e Riccardo Scamarcio

Sono ufficialmente iniziate le riprese di The Resurrection of the Christ, il nuovo film di Mel Gibson che prosegue idealmente il racconto de La Passione di Cristo, il film indipendente di maggior successo nella storia del cinema con oltre 600 milioni di dollari di incasso nel mondo.
A vestire i panni di Gesù sarà l’attore finlandese Jaakko Ohtonen 36enne, che subentra a Jim Caviezel, protagonista del film del 2004. Nel ruolo di Maria Maddalena ci sarà l’attrice cubana Mariela Garriga al posto di Monica Bellucci, mentre Kasia Smutniak interpreterà Maria, Pier Luigi Pasino sarà Pietro e Riccardo Scamarcio Ponzio Pilato. Tra i nomi internazionali figura anche Rupert Everett, chiamato a un piccolo ma significativo ruolo.
Le riprese sono iniziate da una settimana negli Studi di Cinecittà a Roma, come riporta la rivista Variety. Anche La Passione di Cristo fu girato in Italia, ottenendo un successo mondiale senza precedenti.
Il progetto, raccontano dalla produzione, sarà articolato in due parti: The Resurrection of the Christ – Part One uscirà il 26 marzo 2027, in coincidenza con il Venerdì Santo, mentre la seconda parte arriverà nelle sale il 6 maggio 2027, giorno dell’Ascensione. Il racconto seguirà le 24 ore della Passione e i tre giorni successivi alla crocifissione, fino all’alba della Resurrezione.
A causa dell’arco temporale scelto – i giorni immediatamente successivi alla morte di Cristo – Gibson ha deciso di rinnovare completamente il cast. «Per mantenere gli attori originali avremmo dovuto ricorrere a complesse tecniche digitali di ringiovanimento», ha spiegato una fonte vicina alla produzione, citata da Variety.
Dopo l’esperienza di vent’anni fa, Gibson tornerà a Matera e nei suggestivi scenari del Sud Italia per le riprese, che coinvolgeranno anche Altamura, Ginosa, Gravina e Laterza.
Nel corso di un’intervista al podcast di Joe Rogan, il regista e attore australiano ha raccontato di aver impiegato «sei o sette anni» per scrivere la sceneggiatura insieme al fratello e a Randall Wallace, autore di Braveheart. «La Resurrezione è un tema complesso, quasi impossibile da rappresentare – ha spiegato – ma è anche il cuore della fede cristiana, un mistero che abbiamo voluto sostenere con la storia, la redenzione e la teologia».
Cresciuto in una famiglia profondamente cattolica, Gibson ha raccontato di avere maturato nel tempo una fede personale, più consapevole e riflessiva. «La Resurrezione di Cristo è un evento reale? Io ci credo. Gli evangelisti e gli apostoli che lo hanno seguito sono tutti morti piuttosto che negare il loro credo e nessuno e nessuno si lascia uccidere per una menzogna».
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