Jovanotti, album a sorpresa: «Un inno alla vita»

Sorprende per qualità e calore il nuovo lavoro "Niuiorcherubini" registrato con grandi musicisti a New York. E nel 2026 arriva un tour mondiale
November 23, 2025
Jovanotti, album a sorpresa: «Un inno alla vita»
Lorenz Jovanotti nello studio di New York mentre registra l'album "Niuiorcherubini"
C’è voglia di verità, oggi, in un tempo di musica usa e getta, confezionata per compiacere algoritmi e playlist automatiche. È forse per questo che Lorenzo Cherubini, il nostro Jovanotti, ha deciso di togliersi uno sfizio: un disco inatteso, una chicca di qualità, prima di tornare a riabbracciare il pubblico con il megatour del 2026, “L’Arca di Loré – Jova Summer Party”, che partirà il 7 agosto da Olbia e approderà il 12 settembre al Circo Massimo di Roma, proprio alla vigilia del suo sessantesimo compleanno. «Viviamo tutti con una sensazione di catastrofe imminente – racconta – e ho deciso di reagire: andare a cercare il mondo, non aspettare che venga lui da me».
La sorpresa è arrivata pochi giorni fa: Niuiorcherubini, un titolo che fonde il cognome dell’artista con la città di New York, dove l’album è stato registrato in soli sei giorni. Un lavoro che rivendica con orgoglio l’aggettivo “analogico”. Prodotto da Federico Nardelli per Island, è inciso interamente in presa diretta su nastro, catturando l’energia di jam session senza editing né sovraincisioni. Una scelta radicale, che restituisce immediatezza, calore e verità. Il titolo è un omaggio a Dallamericaruso di Lucio Dalla, e il disco esce ora in digitale, mentre LP e CD arriveranno il 19 dicembre, perfetto regalo di Natale.
«Questo LP non era previsto», confessa Jovanotti. «Sopraffatto dalle notizie di guerre e dalla sensazione di impotenza di fronte alla follia umana, ho pensato di immergermi in ciò che amo e che mi fa sentire nel flusso della vita: la musica». Così, tra Brooklyn e Queens, ha riunito un collettivo di musicisti provenienti da scene diverse, spesso incontrati per la prima volta in studio. Il risultato è un crogiolo di influenze globali: dalla salsa dura della Spanish Harlem Orchestra al Punjabi groove dei Red Baraat, dal soul di J.P. Bimeni alla psichedelia latina dei Chicha Libre, passando per afrobeat e ritmi brasiliani. New York, con i suoi suoni e le sue atmosfere, diventa parte integrante del disco.
Il viaggio musicale si apre con l’energia contagiosa di Senza se e senza ma, salsa che invita a ballare. In Ai miei amici Lorenzo esorcizza le inquietudini dell’oggi con un mix che unisce India, Mediterraneo e Brooklyn, mentre in La musica dell’anima canta «tornerà di moda la felicità», sognando pace e amore universali. Pura vida è funk elegante che riflette sulla sfida di rinascere, Magari porta la malinconia di un giorno di pioggia, e Senza gravità sorprende con un rap estivo su fisarmonica, insieme a Felipe Hostins, Gil Oliveira e Ronaldo Andrade, protagonisti anche dell’omaggio brasileiro So solo che la vita.
C’è spazio per il groove newyorchese di Mi fa felice, dove Lorenzo canta di essere felice quando accende candele in un tempio di fronte a una Madonna o a un Dio, per il funky di Resistente e per la tropicalista Un miracolo, che commuove con la certezza che «non c’è un giorno che finisce senza un miracolo». L’ottimismo esplode nella cumbia di Cado verso l’alto, fino al trascinante freestyle Shiva jam, che racconta «l’umano che va oltre». Più che uno sfizio, Niuiorcherubini è un atto d’amore verso la musica, un gesto di resistenza poetica contro la superficialità del presente. Non lasciamo, quindi, questo prodotto nella “nicchia”. Merita anche il grande pubblico.

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