Il fascino dell'astronomia nelle 5 lune piene di agosto
di Davide Re
Da ammirare anche Venere con la sua danza mattutina. Nel Medioevo il pianeta veniva confuso con Mercurio, il quale ha un'orbita eccentrica e spiegabile solo con la Relatività

L'osservazione del cielo è nella natura dell'umanità fin dalla sua origine. Un bisogno profondo, alla scoperta delle leggi dell'Universo e non solo. Le posizione e movimenti dei corpi celesti hanno sempre stuzzicato l'immaginario collettivo, miscelando mitologia, sogni e verità scientifiche. Leggere nelle stelle il futuro, da raggiungere poi con il sapere. E uno dei cieli più belli da ammirare è appunto quello del mese di agosto, che per molti è quello delle stelle cadenti, le popolari Perseidi, anche se per quest'anno ci saranno due protagoniste a contenderle la scena: a prendersi il palco del cielo notturno di agosto saranno una Luna "spumeggiante", protagonista di ben 5 fasi lunari invece delle solite 4, e Venere bellissima e brillantissima ma solo per gli amanti dell'alba.
Nel Medioevo Venere, essendo un pianeta interno, non si allontana mai troppo dal Sole nel cielo. Questo fa sì che sia visibile solo poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto, a seconda della sua posizione orbitale. Per questo motivo, veniva spesso chiamato "Lucifero" quando appariva come stella del mattino e "Vespero" quando era stella della sera. Anche Mercurio, essendo anch'esso un pianeta interno, veniva spesso osservato in prossimità del Sole e, di conseguenza, poteva essere confuso con Venere. Gli antichi osservatori non sempre riconoscevano che si trattava dello stesso pianeta, dando nomi diversi a Venere quando appariva in momenti diversi. Poi si capì che di questa sovrapposizione "la colpa" era dell'orbita di Mercurio, che presenta diverse peculiarità che la rendono unica nel sistema solare. Innanzitutto, è l'orbita più eccentrica tra i pianeti, con una forma molto schiacciata, che porta a grandi variazioni nella distanza dal Sole durante la sua rivoluzione. Inoltre, il suo perielio, il punto di massima vicinanza al Sole, subisce una precessione, ovvero un lento spostamento, che non può essere spiegato interamente dalla gravità newtoniana, ma trova una spiegazione nella Relatività generale di Albert Einstein.

"La Luna piena del 9 agosto disturberà i primi giorni di attività dell'atteso sciame di meteore delle Perseidi, le popolari "lacrime di San Lorenzo" - afferma Paolo Volpini dell'Unione Astrofili Italiani - ma nei giorni successivi la Luna sorgerà sempre più tardi e l'interferenza della luce lunare sull'osservazione delle meteore sarà meno impattante e potremo avere l'opportunità di avvistare un discreto numero di scie luminose in concomitanza con il massimo di attività, atteso nella notte tra il 12 e il 13 agosto".
Curiosità del mese saranno le 5 fasi lunari, invece delle solite 4, con il primo agosto e il 31 in cui vedremo per due volte nello stesso mese la Luna alla fase di Primo Quarto. Ma tra gli eventi più spettacolari del mese ci sarà Venere che, sorgendo quasi 3 ore prima del Sole, raggiungerà il periodo di visibilità più prolungata per l'anno in corso. Secondo l'Uai, da non perdere assolutamente sarà la stretta congiunzione tra Venere e Giove: i due pianeti più brillanti si incontrano nella costellazione dei Gemelli, dove potremmo vederli prima dell'alba del 12 agosto, mentre nella prima mattina del 20 agosto apparirà spettacolare quintetto ad oriente: al centro ci sarà la sottile falce di Luna calante, alla sua sinistra le stelle più luminose della costellazione dei Gemelli, Castore e Polluce, a destra i due pianeti più luminosi, Giove e Venere, che dopo la congiunzione del giorno 12 si saranno allontanati.
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