giovedì 9 novembre 2017
La kermesse festeggia con musical, show in prima serata e 12 brani in gara dal 19 novembre su Rai 1 Fra Giampaolo Cavalli: «Antoniano sempre a misura di bambino»
Mariele Ventre dirige il Piccolo Coro dell'Antoniano nel 1980

Mariele Ventre dirige il Piccolo Coro dell'Antoniano nel 1980

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«Sarà una grande festa per la 60ª edizione dello Zecchino d’oro ma sempre secondo le linee dell’Antoniano: fare musica e televisione con i bambini a misura di bambino». Fra Giampaolo Cavalli si sta preparando con tutto il suo staff ai grandi festeggiamenti per l’edizione numero 60 della storica kermesse canora, che andrà in onda per 4 sabati dal 18 novembre al 9 dicembre su Raiuno alle 16.35 in diretta dall’Antoniano di Bologna. Il 60° Zecchino d’oro, che vanta la direzione artistica di Carlo Conti, verrà condotto da Francesca Fialdini e Gigi e Ross con la partecipazione di molti ospiti, fra cui la più attesa è Cristina D’Avena insieme a Lino Banfi: in gara 12 brani accompagnati dal Piccolo Coro Mariele Ventre diretto da Sabrina Simoni. In quei giorni uscirà la compilation realizzata dal centro di Produzione dell’Antoniano di Bologna, quest’anno sotto la direzione artistica del maestro Peppe Vessicchio.

Ma non solo. L’8 dicembre, su Rai 1 in prima serata, Carlo Conti condurrà uno show evento per ripercorrere, attraverso le canzoni, i ricordi, i personaggi e i momenti che hanno segnato la storia del festival per bambini nato nel 1959 da un’idea di Cino Tortorella, l’indimenticabile Mago Zurlì. In gara dodici brani che hanno fatto la storia dello Zecchino interpretati da personaggi come Marco Masini, Beppe Fiorello, Massimo Lopez e votati da una giuria in studio, dai bambini dell’Antoniano e dal televoto. E c’è un’altra novità: per la prima volta le canzoni storiche diventano un musical, Il magico Zecchino d’oro, con la regia di Raffaele Latagliata, che debutterà all’Antoniano il 12 novembre per proseguire in una lunga tournée teatrale che toccherà anche Bari, Padova, Cremona e Milano.

«Siamo orgogliosi di una storia lunga cosa lunga rafforzata dalla gioia che c’è tanta gente che ci vuol bene – spiega ad Avvenire fra Giampaolo –. Una storia che ha unito attenzione per i bambini e solidarietà per i più bisognosi». Anche quest’anno, infatti i giovani interpreti saranno anche la voce de Il Cuore dello Zecchino d’oro, il progetto di solidarietà di Antoniano onlus legato alla trasmissione televisiva con la campagna di raccolta fondi Operazione pane (attraverso sms solidale al 45511 attivo dal 15 novembre per un mese), rivolta alle persone che vivono in povertà supportando 10 mense francescane in Italia. Solidarietà in linea con il progetto musicale dell’Antoniano, «di aiutare i bambini a guardare il futuro, fidandoci comunque del loro sguardo» aggiunge fra Giampaolo. Provengono da dieci diverse regioni d’Italia i sedici piccoli solisti che interpreteranno le dodici canzoni in gara al 60° Zecchino d’oro, in onda da sabato 18 novembre. Sale così a 999 il numero di bambini che hanno partecipato come interpreti dalla prima edizione ad oggi. I brani selezionati da oltre quattrocento inediti giunti, affrontano anche tematiche difficili, come la dislessia, i barconi dei migranti sulle nostre spiagge, la fatica di trovare un lavoro. Rinnovata anche la formula della gara canora «in perfetto accordo con Carlo Conti per rimettere sempre più il bambino al centro come protagonista, non come in altri formati in cui i minori sono ad uso degli adulti – dice fra Giampaolo –. Ricordiamo che lo Zecchino nasce con uno spirito cristiano e vuole mantenere questo sguardo cristiano empatico con la vita, la fiducia, la speranza e il rispetto».

Tutti valori che saranno rispettati anche nel primo musical autorizzato dall’Antoniano con le canzoni dello Zecchino. Il magico zecchino d’oro, nato dalla collaborazione tra Antoniano di Bologna, Fondazione Aida di Verona e Centro servizi culturali Santa Chiara di Trento, sarà uno spettacolo teatrale per grandi e piccini basato su dieci brani dello Zecchino. «La responsabilità piu grossa è far si che queste canzoni nate per i bambini, siano per la prima volta cantate dagli adulti per raccontare delle storie» ci racconta Raffaele Latagliata, regista e ideatore del musical, lunga esperienza con la Compagnia della Rancia. Grazie agli arrangiamenti e alle musiche originali di Patrizio Maria D’Artista (autore di musiche per il teatro, come il recente Enrico V diretto da Proietti), le canzoni sono diventati la struttura portante di una commedia musicale teatrale. «È stata una bella impresa – ci racconta D’Artista – dare una sonorità coerente a brani molto diversi per epoca e stile, dagli storici Caffé della Peppina, il Torero Camomillo e Volevo un gatto nero ai vincitori degli ultimi festival Quel bulletto del carciofo, Chi ha paura del buio e Prendi un’emozione ».

Sei gli attori in scena di cui la protagonista è Alice, una bambina che a volte ha paura del buio. Incontrerà l’Omino della luna (protagonista di un brano del 1969) che manda i sogni ai bambini mentre dormono grazie al tintinnio dello zecchino d’oro, di cui vuole invece impadronirsi la Strega Obscura. I due, per sfuggire alla strega, al suono del magico zecchino passeranno di sogno in sogno, ovvero di canzone in canzone. Così incontreranno la Peppina, una strana signora che fa il caffè per suo nipote, quel dormiglione del Torero Camomillo, scappando poi attraverso l’orto di nonno Piero dove vive il carciofo bulletto. «L’idea è quella di proporre uno spettacolo semplice, senza bisogno di fronzoli e orpelli, ma capace di parlare della capacità dei bambini di creare un sogno – aggiunge il regista che ha curato la drammaturgia insieme a Pino Costalunga, regista ed esperto di letteratura per l’infanzia –. Proprio in un momento storico in cui i bambini sono stimolati dalla tv e dai videogiochi, dove sembra tutto fatto. Inoltre il musical parla a grandi e piccini, alla famiglia rispettando le caratteristiche dell’Antoniano che ha dato allo Zecchino il compito di creare canzoni ironiche, ma portatrici di valori come la solidarietà, l’integrazione, l’ambientalismo».

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