giovedì 14 settembre 2023
In anteprima al Festival Visioni dal Mondo di Milano "We Are Art Through the Eyes of Annalaura", diretto dall'artista Annalaura di Luggo che trasforma in arte le storie di disagio di quattro giovani
L'artista Annalaura di Luggo e i protagonisti di "We are art"

L'artista Annalaura di Luggo e i protagonisti di "We are art"

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Guardare negli occhi Noemi, Youssouf, Larissa e Pino, anzi, entrare nella loro iride ingigantita, è un’emozione speciale. Perché negli occhi di questi quattro ventenni di Napoli brilla una luce di riscatto: Noemi è non vedente dalla nascita, tosta e sportiva, Youssuf è fuggito dalla Costa d’Avorio arrivando in Italia su un barcone ed ora ha un lavoro ed una bella famiglia, Larissa arriva dall’Est ed è stata bullizzata da piccola finendo nell’alcolismo, mentre Pino è cresciuto in affidamento dopo avere visto i suoi genitori finire in carcere.

A trasformare con delicatezza e intuito le loro vite in un’opera d’arte è l’artista napoletana Annalaura di Luggo che ha presntato oggi a Milano al Teatro Litta di Milano in anteprima nazionale We Are Art Through the Eyes of Annalaura, da lei prodotto e diretto, in selezione al Festival Visioni dal Mondo al Concorso Lungometraggi e New Talent Opera Prima. Il punto di partenza della narrazione sono gli occhi di quattro ragazzi che ci rivelano il proprio universo umano e poetico e il modo in cui hanno superato queste avversità. Attraverso i linguaggi della videoarte, del sound design e della realtà immersiva, li vediamo spogliarsi dai pregiudizi e dalle sofferenze mentre l’osservatore resta catturato dal loro sguardo e, grazie a sofisticate telecamere, entra a far parte della scena, sollecitando un confronto che non può essere senza conseguenze, “ perché “guardarsi negli occhi” significa predisporsi all’incontro immedesimandosi nella vita degli altri nella consapevolezza che noi siamo tutti opere d’arte: We Are Art” spiega ad Avvenire Annalaura di Luggo.

Che mette subito in chiaro all’inizio del documentario come la sua ricerca artistica nasca dalla spiritualità: la vediamo infatti scalare scalza la Collina delle Appazioni di Medjugorje sgranando un rosario. “Oggi c’è questa lbertà di pensiero, quindi voglio far sapere che il mio punto di riferimento è il Signore, che mi aiuta a capire dove andare in questo mondo – spiega l’artista -. Occorre rendersi strumenti per gli altri. A Medjugorje vado fino a tre volte all’anno, ho trovato le mie risposte li. Ci ho anche portato 20 ragazzi sulla sedia a rotelle e un’altra volta delle famiglie disagiate. Ogni volta che ho bisogno di sostegno nelle difficoltà mi rivolgo a Maria”. Il bello di Annalaura è che riesce a tradurre questa sua spiritualità in un lavoro assolutamente rivolto a tutti, inclusivo, laico e spirituale al tempo stesso.

“Per me, ogni essere umano è una meravigliosa creatura di Dio. Da sempre esploro la natura umana attraverso la vista, indagando l’occhio, le sue espressioni, i suoi colori. L’occhio è lo specchio dell’anima. La mia esperienza artistica e umana ruota attorno all’interesse sulla persona, sull’affermazione dei valori dell’uomo e della vita – aggiunge -. Spesso ho spento le telecamere per non indugiare sulla sofferenza, ma volevo fosse la speranza a prendere il sopravvento. Io come mamma non voglio mostrare certe cose inutilmente difficili”. Tutti siamo arte, ribadisce l’artista che, gia abituata a lavorare con il disagio in We Are Art sceglie “un’inclusione trasversale, vale a dire mettendo a confronto vari tipi di difficoltà che solo con la partecipazione e la condivisione possono trovare possibili vie di uscita”. Oltre ai quattro ragazzi prescelti, sono stati inclusi nella lavorazione del doc tutti quelli che hanno partecipato al casting, di cui 4 ragazze non vedenti, una ragazza con sindrome di Down, una persona transgender, un ragazzo autistico, un ragazzo paraplegico, un e quattro giovani provenienti da contesti criminali.

Il documentario è sostenuto fra gli altri dal Ministero della Cultura. È stato presentato a New York e Los Angeles dove è stato siglato un accordo di distribuzione internazionale con Cinedigm Entertainment Corp e apparirà in tutto il mondo il primo Dicembre su Amazon Prime, Apple Tv e altre piattaforme. We Are art si è qualificato per la Considération per le nominations agli Oscar 2023 nella categoria Best Documentary Feature e Best Original Song. Il programma di proiezioni in sala in Italia partirà con un evento speciale al Museo Altemps di Roma dove verrà esposta anche l’opera Collòculi a cui seguirà una proiezione nell’ambito della quindicesima edizione del Galà del Cinema e della Fiction - Italian Identity che si svolgerà a Napoli dal 20 al 26 novembre 2023.

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