mercoledì 27 agosto 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Gli eterosessuali, almeno all’industria di Hollywood, purtroppo non sembrano interessare più. Adesso in tv (e, per osmosi, anche nel mondo reale) spopolano gli amori "diversi", indicati come la nuova normalità da legittimare, comprendere e, all’occorrenza, perfino promuovere come modelli alternativi di famiglia. E questo perché, va detto, la causa pro-gay è stata vinta, peraltro a mani basse, dal piccolo schermo. C’è voluto infatti qualche anno, ma ormai l’amore tra due uomini è stato ampiamente sdoganato nei telefilm e nei programmi di day time, fino a diventare un elemento di maggiore “realismo” e attualità per le storie. Da qui, per esempio il fascino esercitato da titoli come The Normal Heart che, affrontando il delicato tema dell’Aids e delle comunità gay, si è portato a casa l’Emmy 2014 come migliore film tv. La stessa serialità italiana si è adeguata alla tendenza: nella nuova stagione dei Cesaroni, in onda dal 3 settembre su Canale 5, debutta la prima coppia omogenitoriale della storia di questa fiction. Il quarto fratello dei Cesaroni, interpretato da Edoardo Pesce, si rivela infatti gay, con tanto di “marito” al seguito, sposato in Spagna. E se inizialmente la coppia scombussolerà il cast, alla fine l’unione verrà accettata e apprezzata. I nuovi amori, insomma, sembrano intrigare più di quelli tradizionali.Ma a fare concorrenza alla famiglia, sul piccolo schermo, non sono solo gli uomini omosessuali, ma anche le lesbiche e i trans. I quali trovano sempre più spazio nella serialità americana. Un esempio è la serie destinata a un pubblico familiare The Fosters: ancora inedito in Italia, il telefilm è stato trasmesso la scorsa estate dal network Abc. Al centro, la famiglia di una coppia interetnica lesbica: la nera Lena Adams, e la dura poliziotta bianca, Stef Foster, vivono insieme, prendendosi cura di due gemelli adottati, del figlio biologico nato dal precedente matrimonio etero di Stef, e della nuova arrivata Callie, una ragazza problematica che decidono di prendere in affido. Nella serie le due madri vengono presentate come una coppia affiatata e amorevole, nonché dalla prole smisurata, in opposizione alle coppie etero che si macchiano, a turno, di egoismo, frode, abbandono di minori. Ma l’aspetto più significativo di The Fosters è che la singolare unione non viene commentata o introdotta al pubblico: viene presentata come un dato di fatto, che non richiede contestualizzazioni. Un altro titolo "cult" che trova la sua forza negli amori lesbo, è Orange is the new black, in onda anche in Italia dal 23 settembre  su Mya di Mediaset Premium. La serie è ambientata in un carcere femminile, di cui si raccontano, con dovizia di particolari, le relazioni amorose e gli screzi. La protagonista è una donna, sposata con un uomo ma con alle spalle una relazione gay. Tant’è vero che, quando la donna entra in carcere, la raccomandazione che riceverà è: «Non tornare lesbica». La Nbc, invece, ha annunciato per la prossima stagione la serie One Big Happy, targata Warner. A realizzarla è la lesbica dichiarata Ellen Degeneres. Protagonista, per l’appunto, una lesbica che, pur di coronare il suo sogno di maternità, decide di avere un figlio con il suo migliore amico. Tutto però si complica quando l’amichetto, che è etero, crede di aver trovato l’amore della sua vita e vuole sposarsi, dando vita così a un surreale triangolo. Infine, nel novero non può mancare il telefilm musicale adorato dai ragazzi Glee dove, tra una cantatina e l’altra, si approfondisce la scoperta e l’accettazione dell’omosessualità di una delle protagoniste. Sul fronte trans, è palpabile l’interesse suscitato da questo mondo (qualcuno ha persino sognato l’estensione di Miss Italia ai trans) anche se le resistenze sono ancora forti. Basti pensare alle polemiche suscitate dal cartone di Frisbee SheZow, dove si narrano le gesta di un ragazzino che, quando si trasforma in supereroe, diventa femmina, mantenendo però il vocabolario e la voce di un uomo. Il titolo, a differenza di cartoni analoghi come Ranma ½, insiste sulla commistione sessuale: i poteri di SheZow vanno dal rossetto laser all’urlo supersonico. Sul fronte dei telefilm, l’esempio principe è ancora Orange is the new black: la trans Laverne Cox si è persino conquistata la copertina del Timee una candidatura ai Critic’s Choice Awards, ossia gli Oscar assegnati dai critici americani. Di Emmy, però, nemmeno l’ombra. E ancora: in America il canale Vh1 ha commissionato la docufiction da otto episodi TransAmerica sui trans, per dare voce alle “istanze” della comunità. Sono giorni duri per le famiglie, sul piccolo schermo e non solo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: