
Il videomessaggio del Papa a Sanremo - Ansa
Standing ovation all’Ariston per papa Francesco. Non una sorpresa ma una super sorpresa quella che ha fatto il Pontefice che stasera nella prima serata della 75ma edizione del Festival di Sanremo ha inviato un messaggio di pace prima della straordinaria esibizione della cantante israeliana Noa e della palestinese Mira Awad sulle note di Imagine di John Lennon cantata in inglese, arabo ed ebraico. Un colpaccio di Carlo Conti che aveva informato dell’esibizione per iscritto il Papa. "La guerra è sempre una sconfitta" ha ribadito Francesco ricordando le sofferenze della popolazione civile e dei bambini. Mentre le due artiste e amiche, che concorsero insieme a rappresentare Israele a Eurovision nel 2009, avevano spiegato nel pomeriggio: "La soluzione non è distruggere una delle due parti, è costruire, ma ci vuole tempo. Distruggere è un attimo, per costruire servono generazioni intere".
"Carissimo Carlo, ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo - legge nel messaggio papa Francesco rivolgendosi a Conti -. Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. E' una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli. Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare". Francesco ha poi rivolto un pensiero ai più piccoli: "Pensando al tuo invito penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta. Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica". E poi un augurio speciale al Festival e ai telespettatori: "Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all'armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno". Pubblico in piedi e ringraziamenti ufficiali dalla Rai: "Riconoscenti per le parole del Papa Francesco".
E la gioia arriva con la travolgente esibizione di Jovanotti superospite, tornato in pista dopo due anni dal grave incidente in bici, col bellissimo album Il corpo umano. "E' proprio bello il Festival. Sanremo è una festa, è come la Pasqua" aggiunge il cantante raccontando l'incidente e il nuovo rapporto col corpo, "il mio fratello asino lo chiama San Francesco di Assisi di cui sono fan". E poi coinvolge l'atleta Gianmarco Tamberi per un monologo sul corpo con le parole del filosofo Franco Bolelli. Intensa la sua testimonianza sulle difficoltà alle Olimpiadi di Parigi confermando di continuare la carriera e la sua presenza a Los Angeles 2028. E poi ancora un ricordo affettuoso di Sammy Basso, che Conti portò all'Ariston e Jovanotti al Jova Beach: "La gente diventava pazza, era unico" ricordano.
Un festival caldo e pieni di sentimenti positivo, quindi. In apertura del Festival un brivido di commozione passava fra le poltrone dell’Ariston che si illuminavano lentamente mentre riecheggiava la voce dello scomparso maestro Ezio Bosso, che qui fu indimenticabile ospite nel 2016. “La vita è come la musica, si può fare solo insieme” diceva il compositore torinese affetto da una malattia neurodegenerativa, parole che si intersecano con le note delicatissime del suo Unconditioned. Following a bird interpretato dall’Orchestra del Festival in maniera esaltante.
Così si alza il sipario della 75ma edizione del Festival di Sanremo, il quarto dell’era Carlo Conti. Accanto a lui sul palco come co conduttori gli amici Antonella Clerici e Gerry Scotti al suo debutto assoluto a Sanremo. “Il primo lancio? E’ dall’oratorio che me lo sogno” scherza emozionato il conduttore Mediaset.
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Carlo Conti con il co-conduttore Gerry Scotti - ANSA
Promette un Festival corale, con divertimento e alcuni momenti che ribadiscono valori importanti. Basti pensare a poche ore dall’inizio della kermesse Carlo Conti si è profondamente commosso ripensando all’amatissima madre scomparsa nel 2002 e in piena conferenza stampa al roof dell’Ariston si è profondamente commosso. "Sono stato tirato su solo dalla mia mamma, dato che mio babbo morì quando avevo 18 mesi – ha spiegato fra le lacrime -. Era una donna fortissima che mi ha insegnato due cose fondamentali: il rispetto e l'onestà. Faceva un sacco di lavori per tirare su questo zuzzurellone, ma la sera non è mai mancata la tavola apparecchiata anche solo per noi due”. E non a caso saranno ancora lacrime durante la gara al termine della fortissima esecuzione di Simone Cristicchi che in Quando sarai piccola canta l'amore per la propria madre affetta da disabilità dopo una emorragia cerebrale e la delicata cura da parte dei figli. Standing ovation del pubblico dell'Ariston commosso.
E quindi ecco il via al festival 2025 e alla gara dei 29 Big con uno spettatore d’eccezione il cardinale Gianfranco Ravasi, che su X osserva: “La musica racconta tanto della società, dei giovani e della cultura contemporanea e per questo, come ogni anno, proverò ad affacciarmi con curiosità alle proposte in gara, anche se spesso lontane dal mio gusto per genere e per ragioni anagrafiche''.
Intanto la gara aperta dal tormentone di Gaia Chiamo io chiami tu e dalla bella ballata Viva la vita di Francesco Gabbani che sembra Modugno, per procedere con la voce stratosferica di Giorgia in La cura per me, i deliziosi Cuoricini dei neosposi Coma Cose, l'eleganza del frac di Achille Lauro con Incoscienti giovani. Una lunga carrellata ma di buon livello musicale tra pop, rap e cantautorato.
Alla fine della serata ecco i primi cinque classificati, non in ordine di classifica, della giuria della Sala Stampa, Tv e Web: Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi, Achille Lauro.
Nella seconda serata di mercoledì 12 in gara metà dei Big e al via la gara dei Giovani.