Il Pallone d’Oro dilettanti in carica, Pino Vecchio, bomber del club siciliano della Castelluccese
Vecchio chi? La domanda è legittima ma va posta priva del sarcasmo “politico” di cui è intinta. Del resto si parla di calcio, definito da Arrigo Sacchi da Fusignano, piccolo paese di Romagna, «la cosa più importante delle cose non importanti». Pino Vecchio, 23enne siciliano bomber ambidestro della Castelluccese, matricola di Prima Categoria, è il Pallone d’Oro dei dilettanti in carica. Un premio ideato da Tuttocampo.it, il portale spalancato sul mondo del pallone che rotola sui campi, spesso senz’erba, della grande provincia italica. Il modello originario è il trofeo riservato alle stelle calcistiche mondiali dal 1956 e che ha appena visto la vittoria e la premiazione di Luka Modric. L’obiettivo del sito italiano è dare il giusto risalto ed un riconoscimento ai “militanti ignoti” del dilettantismo. Gli sconosciuti protagonisti dei campionati minori, da rendere noti - per quanto si può - a chi non vive di solo calcio. Per farli sentire, per una volta almeno all’anno, come dei veri professionisti. Una differenza però del tutto relativa: prima di essere giocatori bisogna sempre essere degli uomini. «Ringrazio tutti, ma soprattutto la mia famiglia che mi permette di essere quello che sono – ha detto il professionista croato alla cerimonia di consegna del trofeo. «Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto e supportato, in modo particolare la mia famiglia », aveva detto Vecchio, il dilettante siciliano. Identica la forma e la sostanza nel discorso, quindi, con la famiglia, culla d’affetto, cura e protezione, indispensabile per crescere, formarsi e raggiungere ogni tipo di traguardo professionale nella vita.
Il Pallone d’Oro 2018 dei dilettanti, giunto alla quinta edizione, verrà assegnato entro l’inizio della prossima primavera e in queste settimane si stanno svolgendo le votazioni per decretare i dieci protagonisti che si contenderanno il trofeo a colpi di clic. Nella prima fase, da settembre 2017 a giugno 2018, ogni giocatore è stato censito settimanalmente con un punteggio in base ad un algoritmo che ne ha calcolato i gol, le presenze e i cartellini. Il risultato è stato poi comparato e incrociato con le preferenze degli utenti registrati al sito o che hanno scaricato l’app, i quali, tramite i “Mi Piace” su Facebook e le condivisioni sui social network, decretano i migliori giocatori della settimana. Nella seconda, da giugno ad agosto, si sono stilate le classifiche dei primi di ogni regione italiana, suddivisi per ruolo (portiere, difensore, centrocampista, attaccante). Nella terza, iniziata a settembre e che concluderà venerdì 14 dicembre, i migliori giocatori si contendono i primi dieci posti in un sondaggio in cui solo gli utenti registrati possono votare (una volta al giorno) il preferito: Salvatore Iacopino portiere del Cimigliano in Calabria, Loris Dattoli difensore del Castelmauro in Molise, Ngameni Kamga, centrocampista dell’Amatori Pioppe in Emilia, Matteo Timpone attaccante del Virtus Bolzano in Trentino… Nella quarta, i dieci dilettanti più votati d’Italia vengono intervistati e presentati a tutti i lettori. Viene infine redatto e lanciato un sondaggio popolare, cui pos- sono partecipare anche gli utenti non registrati con un massimo di un voto espresso all’ora, che sancisce il vincitore finale.
L’albo d’oro si era aperto nel 2014 con il successo di un gondoliere: Tommaso Fabris, una vaga somiglianza con Cristiano Ronaldo, vincitore quell’anno del suo terzo Pallone d’Oro. L’attaccante del Calcio Lido di Venezia fu il primo ad aggiudicarsi il trofeo grazie a 30mila preferenze. Un bomber vero Fabris, nonostante la menomazione di quattro dita del piede sinistro a causa di un incidente navale subito all’età di 17 anni. Nel 2015, anno in cui Leo Messi vinse il suo quinto e ultimo Pallone d’Oro, toccò a Leonardo Bianchini, attaccante dell’ASD Macchie, compagine del campionato umbro. Nella vita di tutti i giorni Bianchini fu però costretto a difendersi cambiando “ruolo”: da operaio licenziato dalle acciaierie di Terni, passò a vestire i panni del consulente energetico. L’anno successivo, con oltre 60mila voti, fu la volta di Filippo Baccarella, difensore siciliano del River Platani. Baccarella per calcio forte con lancio in profondità e senso della posizione si ispira al suo idolo, l’azzurro della Juventus Leonardo Bonucci. E ora siamo all’edizione 2018 e la domanda è: a chi toccherà il Pallone d’Oro dilettanti, a un ruolo non ancora premiato: a un portiere o a un centrocampista? L’ardua sentenza passa alla “france football” di casa nostra, Tuttocampo.it . Il portale nato nel 2006 è assurto a primo sito nazionale di calcio dilettantistico di riferimento mettendo a disposizione i risultati, le classifiche, i marcatori e le statistiche di tutti i campionati nazionali. Una grande mole di dati aggiornati di continuo grazie alla collaborazione e alla passione degli utenti stessi. Ma fino ad oggi la copertura e la fruibilità del digitale non sono state sufficienti per scoprire il nuovo Moreno Torricelli, il dilettante per eccellenza, un falegname e calciatore dilettante salito all’improvviso nell’olimpo dei professionisti. Nella stagione 1992-’93, Torricelli passò dalla Caratese (serie D) alla Juventus di Trapattoni. Tre scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppa italiane, una Coppa Uefa, una Champions League, una Supercoppa Uefa, una Coppa Intercontinentale, 356 partite con la Juve e Fiorentina e altre 33 in Spagna con l’Espanyol, Torricelli, più che una vita calcistica, ha vissuto una favola, quasi unica e forse irripetibile per uno partito da così lontano. Ma la sua storia insegna, da allora, che anche i dilettanti possono diventare professionisti di top club. Magari anche senza un Pallone d’Oro da mettere nella bacheca di provincia o nel borsone della loro piccola squadra che vive e gioca fuori dal grande mondo del calcio, davvero dorato.