Un dettaglio con la decorazione del carro cerimoniale scoperto a Pompei - Ansa
Il Parco Archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata hanno annunciato il rinvenimento di un carro cerimoniale, un reperto straordinario emerso integro dallo scavo della villa suburbana in località Civita Giuliana, a nord di Pompei, oltre le mura della città antica. Il doppio annuncio è dovuto al fatto che il ritrovamento rientra nell'ambito dell'attività congiunta finalizzata al contrasto delle attività illecite ad opera di scavi clandestini nell'area a opera di "tombaroli".
Un grande carro cerimoniale a quattro ruote, con i suoi elementi in ferro, decorazioni in bronzo e stagno di carattere erotico (si trattava forse di un carro nuziale oppure destinato al culto di Cerere o Venere), i resti lignei mineralizzati, le impronte degli elementi organici (dalle corde a resti di decorazioni vegetali), è stato rinvenuto quasi integro nel porticato antistante alla stalla dove già nel 2018 erano emersi i resti di 3 cavallo, tra cui uno bardato.
Un ritrovamento eccezionale avvenuto il 7 gennaio scorso, informa una nota , «non solo perché aggiunge un elemento in più alla storia di questa dimora, al racconto degli ultimi istanti di vita di chi abitava la villa, e più in generale alla conoscenza del mondoantico, ma soprattutto perché restituisce un reperto unico - mai finora rinvenuto in Italia - in ottimo stato di conservazione».
Il carro cerimoniale scoperto a Pompei durante gli scavi - Ansa
Il progetto di scavo in corso ha anche il compito di arrestare il depredamento del patrimonio culturale a opera di clandestini che nella zona avevano praticato diversi cunicoli per intercettare tesori archeologici: un cunicolo tra l'altro aveva sfiorato di poco lo stesso carro e un testimone afferma la presenza di un altro carro, scomparso. Gli scavi, che hanno permesso di verificare anche l'estensione dei cunicoli dei clandestini e i danni perpetrati al patrimonio, sono stati accompagnati costantemente da attività di messa in sicurezza e restauro di quanto emerso via via. Lo scavo, infatti, ha mostrato fin dall'inizio una notevole complessità tecnica-operativa in quanto gli ambienti da indagare sono in parte al di sotto e a ridosso delle abitazioni moderne, con conseguenti difficoltà sia di tipo strutturale che logistico.
Lo scavo ha raggiunto i 6 metri di profondità rispetto al piano stradale, mettendo in sicurezza sia i fronti di scavo che le possenti strutture murarie, conservate fino a 4 metri, che emergevano nel corso delle indagini. Anche l'ambiente in cui è stato trovato il carro era eccezionale, un portico a due piani, aperto su una corte scoperta con il solaio ligneo carbonizzato con il suo ordito di travi conservato per intero.
Ricostruzione digitale dell'area di scavo, con il portico e il carro - Ansa
«È una scoperta straordinaria per l'avanzamento della conoscenza del mondo antico», dichiara Massimo Osanna, Direttore uscente del Parco archeologico: «A Pompei sono stati ritrovati in passato veicoli per il trasporto, come quello della casa del Menandro, o i due carri rinvenuti a Villa Arianna, ma niente di simile al carro di Civita Giuliana. Si tratta infatti di un carro cerimoniale, probabilmente il Pilentum noto dalle fonti,utilizzato non per gli usi quotidiani o i trasporti agricoli ma per accompagnare momenti festivi della comunità, parate e processioni». Portato nei laboratori di Pompei è ora oggetto di un lungo e complesso lavoro di restauro per ripulirlo dal materiale vulcanico.
Il ritrovamento è oggetto di un "instant-doc" di Rai Documentari "Pompei l'ultima rivelazione: il carro", in onda domani alle 13.30 su Rai 2.
Il carro cerimoniale scoperto a Pompei durante gli scavi - Ansa