mercoledì 21 settembre 2011
La neo-promossa Novara batte l'Inter 3-1 nell'anticipo di serie A. Massimo Moratti deluso e arrabbiato dopo la disfatta prende la decisione di rimuovere l'allenatore. La squadra affidata ai vice Baresi e Bernazzani. E si pensa a Ranieri per il futuro.
Scudetto 2006, il 3 ottobre il Collegio arbitrale
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Dopo una nottata di amarezza, il presidente dell'Inter Massimo Moratti ha preso la decisione di rimuovere l'allenatore Gian Piero Gasperini. Un comunicato ufficiale pubblicato alle 12.30 sul sito nerazzurro annuncia che la squadra è stata affidata temporaneamente ai due vice del tecnico appena esonerato, Baresi e Bernazzani. Ma già si guarda al prossimo allenatore, che potrebbe essere Claudio Ranieri. Non sarà facile, però ritrovare il bandolo di una squadra che nell'anticipo del turno infrasettimanale ha subito il ko in casa di un Novara appena riemerso in serie A. L’Inter non c’è più e quel che resta, a questo punto, è solo un pugno di idee per rendere meno mortificante il presente e dare un minimo di senso all’immediato futuro. Non sarà facile: mancano i contenuti per invertire la tendenza e per prima cosa, dopo la secca sconfitta con il Novara, seconda debacle in campionato (un punto in tre giornate), la terza con la Champions, cambierà la guida tecnica e la squadra di Massimo Moratti tornerà ad essere un cantiere. L’ennesimo cantiere che in poco più di un anno ha bruciato 4 allenatori, Mourinho compreso. Lo splendido Novara ritorna in serie A dopo 55 anni festeggiando un successo limpido, ineccepibile, persino stretto nelle dimensioni. Nella notte del record di 757 presenze di Javier Zanetti (superato Beppe Bergomi), Gasperini non ha resistito ed è tornato ai suoi cardini: modulo 3-4-3 e notte fonda, dalla testa ai piedi. Difesa perforata, attacco improvvisato, la disperazione di qualche giocatore in fuga solitaria (Lucio).  Il gioco dell’Inter non è decollato nemmeno stavolta. E pensare che il tecnico, prima del match, si era appellato alla sfortuna. Ieri sono bastati trenta secondi, quelli iniziali,  per fotografare  un Inter alle corde. Meggiorini ha sparato a raffica per 90’. Ai nerazzurri è mancato praticamente tutto, tranne, magra consolazione, l’impegno. Sneijder dispensa palloni, nessuno sa che farsene. Il meritato e ritardato vantaggio novarese, dopo quattro occasioni buttate alle ortiche, arriva al minuto 38’. Cambiasso perde il pallone, ultimo passaggio di Mazzarani, botta finale di Meggiorni. Gioca bene la squadra di Tesser, lavora di fino e in velocità la coppia Rigoni- Meggiorini. Dopo il basso profilo dei primi 45’, Gasparini va in confusione e modella un 3-4-1-2 con Obi e Pazzini al posto di Castaignos e Forlan, poi dentro anche Zarate. La brancaleonica armata nerazzurra va persino a peggiorare. Piombano il rigore trasformato da Rigoni (strattonamento di Ranocchia e rosso per lui), la rete di Cambiasso e il 3-1finale di Rigoni . Entusiasmo Novara e notte fonda interista.
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