mercoledì 14 novembre 2018
Il cantante e attore cileno è morto ieri all'età di 90 anni a Città del Messico, dove viveva da quasi mezzo secolo. È stato il leggendario interprete delle celebri "Bésame mucho" e "Sinceridad"
Lucho Gatica (a sinistra) con Elvis Presley, 1957

Lucho Gatica (a sinistra) con Elvis Presley, 1957

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Il cantante e attore cileno Lucho Gatica, soprannominato "il re del bolero", è morto ieri all'età di 90 anni a Città del Messico, dove viveva da quasi mezzo secolo. Con la sua voce tersa e sensuale, è stato il leggendario interprete delle celebri Bésame mucho e Sinceridad, tra le sue canzoni più famose, diventate famose cover di tanti altri cantanti. In oltre 50 anni di carriera, ha inciso circa 90 dischi. Bésame mucho del 1953 è stata la canzone di Gatica più rivisitata, omaggiata anche dai Beatles con Paul McCartney, e reinterpretata, tra gli altri, da Elvis Presley e Nat King Cole. E proprio Paul McCartney ha riconosciuto che le sonorità di And I Love Her furono ispirate proprio dal cantante cileno. Laura Pausini duettò con Gatica in Un historia de un amor nel 2013. Nel 1996 a Miami Luis Miguel tenne un concerto omaggio dedicato a Gatica.

Luis Enrique Gatica Silva era nato l'11 agosto 1928 a Rancagua, in Cile. Orfano del padre da 3 anni, Gatica passò molte privazioni come i suoi 7 fratelli. Abbandonò gli studi da tecnico dentale per dedicarsi a cantare e nel 1949, ai 21 anni, assieme a suo fratello Arturo, registrò il suo primo disco dedicato solo a delle tonalità locali.

Con il suo stile riempito di sentimento e con un morbido fraseggio, anteponendo la sua voce all'orchestra, Gatica divenne noto negli anni '50, con il suo nome associato al bolero, incidendo un disco dietro l'altro: tra gli altri Me importas tú (M'importi tu) (1951), Contigo en la distancia (Con te nella distanza) (1952), Bésame mucho, Las muchachas de la Plaza España (Le ragazze della Piazza Spagna) e Sinceridad (1953), No me platiques más (Non parlare più), il suo primo successo in Messico: Tu me acostumbraste (Tu mi abituasti) (1957) e Voy a apagar la luz (1959).

Negli anni '60 il successo lo portò in molti tour in Europa, in Medio Oriente e nelle Filippine. Negli anni '70 Lucho Gatica si allontanò degli studi di registrazione, ma la sua fama si è sempre mantenuta intatta, considerato un idolo della canzone, un artista da culto.

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