sabato 1 settembre 2018
Nato a Genova nel 1922, è morto a Belluno. Combinò la demografia con le analisi dei gruppi sanguigni nella popolazione
Luigi Luca Cavalli-Sforza, 1922-2018 (Ansa)

Luigi Luca Cavalli-Sforza, 1922-2018 (Ansa)

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È morto all'età di 96 anni il genetista Luigi Luca Cavalli-Sforza, celebre per avere gettato le basi della genetica delle popolazioni e per avere dimostrato l'infondatezza scientifica del concetto di razza umana.

Nato a Genova il 25 gennaio 1922, è morto a Belluno, dove viveva. La sua carriera scientifica era cominciata in Gran Bretagna, e fin dagli anni '50 è proseguita fra Italia, dove insegnava all'università di Pavia, e Stati Uniti, nell'università di Stanford.

Il lavoro di Cavalli-Sforza si è incentrato sulla genetica delle popolazioni e delle migrazioni dell'uomo e sulle interazioni tra geni e cultura. Si deve a lui la creazione di un nuovo campo di ricerca che combina la demografia con le analisi dei gruppi sanguigni nella popolazione. I suoi studi hanno permesso di ritrovare nell'attuale patrimonio genetico dell'uomo i segni lasciati dai grandi movimenti migratori del passato e delle società multietniche.

È stato socio nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle Scienze Fisiche, membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze, socio onorario della Società italiana di biologia evoluzionistica.

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