lunedì 31 luglio 2023
Stasera la raccolta fondi di “Live Aid Made in Faenza” con ben 18 tra artisti e band del territorio, in attesa dello storico appuntamento di ottobre con il Meeting delle Etichette Indipendenti
Una drammatica immagine di Faenza dopo l'alluvione dello scorso maggio

Una drammatica immagine di Faenza dopo l'alluvione dello scorso maggio - Fotogramma

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Il clima sta cambiando e con il clima che cambia si intensificano gli eventi metereologici estremi a cui l’Italia non è affatto abituata e pronta strutturalmente. E la musica cosa può fare? Oltre a una giusta sensibilizzazione sull’argomento, le canzoni, gli artisti e gli operatori culturali fanno il possibile per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite. È il caso dell’operato dell’associazione Audiocoop di Faenza, che tramite delle serate e altre iniziative ha già raccolto importanti fondi per scuole di musica, studi di registrazione, musei e altre attività del settore, con donazioni anche al Comune e altre strutture culturali.

Il punto non è tanto quello di sostenere economicamente delle attività con fondi pubblici o aiuti che vengono da raccolte più o meno grandi: il discorso centrale è quello della tempistica, perché farlo in questo momento di difficoltà permette a queste realtà di non scomparire. L’industria culturale è un tassello importantissimo di una comunità, che però spesso viene sottovalutato perché si pensa che altre siano le attività che si occupano dei “bisogni primari”.

Proprio a Faenza ogni anno da oramai quasi trent’anni si organizza il Meeting Etichette Indipendenti: una delle principali e più importanti manifestazioni musicali italiane, che in tempi non sospetti ha dato una sferzata decisiva all’egemonia delle major discografiche italiane, contribuendo al miglioramento qualitativo delle canzoni del nostro Paese.

Parola al presidente, Giordano Sangiorgi: «Faenza, città doppiamente alluvionata e che ha visto colpiti direttamente e indirettamente almeno oltre un terzo dei suoi cittadini, rischia di finire insieme alla Romagna in un cono d’ombra ed essere dimenticata. Per questo con il MEI, che tornerà dal 6-8 ottobre, e con le altre realtà musicali del territorio, cerchiamo di tenere viva l’attenzione attraverso eventi di sensibilizzazione e solidarietà che stanno andando bene, ma sono una piccola parte di ciò che si dovrebbe fare. Ora ogni giorno qui serve sentire la forza delle istituzioni extra-locali per la sistemazione, la ricostruzione e la ripartenza. Tantissimi cittadini ci spronano a fare un “MEI contro l’Alluvione” proprio per dare un segno di speranza».

L’appuntamento più vicino di raccolta fondi a questo punto è fissato per il 1° agosto in Piazza del Duomo a Faenza, con un “Live Aid Made in Faenza” con la presenza di ben 18 tra artisti e band dei dintorni, a cui sarà ospite il cantautore Cisco, già leader dei Modena City Ramblers e ora in tour con la Bandabardò. È stato anche aperto un canale con il Governo per cercare di capire quali possano essere gli interventi a sostegno della situazione. Ancora Sangiorgi: «Sui temi delle realtà musicali colpite abbiamo sensibilizzato il sottosegretario Gianmarco Mazzi, al quale abbiamo inviato un primo elenco di circa trenta realtà musicali colpite, chiedendo un incontro per verificare insieme alla regione Emilia Romagna sostegni per riaperture e ripartenze».

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