martedì 5 dicembre 2023
L'artista pubblica il nuovo album "Etnea". «Divento autrice dei miei brani, uno è scritto con tutti i fratelli Bella, compreso Gianni. La fede e importante, noi due devoti a Sant'Agata»
Marcella bella pubblica il nuovo album "Etnea"

Marcella bella pubblica il nuovo album "Etnea" - Foto di Paolo de Francesco

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La cantante siciliana torna alla grande I “rumors” la davano in gara al Festival di Sanremo ma lei punta sul nuovo disco “Etnea” con cui festeggia 50 anni di una grande carriera «Sono molto legata al Festival, sono nata lì, l'idea di tornarci prima o poi ci sarebbe. Comunque Sanremo è tutti gli anni: se non è stato lo scorso anno, non è quest'anno, magari è l'anno prossimo». Marcella Bella, eterna ragazza di 71 anni, viene indicata dai rumors fra gli esclusi eccellenti dalla 74ma edizione del Festival. Lei non ha mai affermato di essersi proposta ad Amadeus, ma piuttosto ammette che in gara ci tornerebbe volentieri in futuro. Certo, il palco dell’Ariston sarebbe stato il perfetto coronamento dei festeggiamenti per i 50 anni di carriera della cantante catanese che, dopo 6 anni dal suo ultimo album in studio, ha appena pubblicato per Bmg Etnea, dedicato alla sua sicilianità. Un bel disco, composto da 10 canzoni varie che alternano il sound contemporaneo (vedi la urban-dance di Tacchi a spillo) alle interpretazioni di alta classe, in cui la cantante si scopre per la prima volta autrice, firmando ben 7 brani. Nell'album, prodotto da Fausto Cogliati, Marcella ha scelto di avere al fianco tra gli autori il fratello Rosario Bella, ma un brano Un amore speciale è scritto proprio da tutti e 4 i fratelli Bella (Marcella, Gianni, Rosario e Antonio) senza dimenticare Chi siamo davvero che vede fra gli autori anche Giovanni Caccamo. Marcella è pronta per una grande tournée nei teatri in primavera.

Marcella, sarebbe stato bello vederla l’anno prossimo sul palco dell’Ariston...

Io questo album non l’ho scritto pensando al Festival. Certo io sono molto legata a Sanremo, sono nata lì. Ero una ragazzina senza esperienza quando mi ritrovai in finale nel 1972, solo io giovane e sconosciuta insieme a tanti Big e venni lanciata da Montagne verdi che diventò un grande successo. Poi ci sono tornata altre sette volte di cui due in coppia con mio fratello Gianni mentre nel 1986 arrivai terza con Senza un briciolo di testa di Bella-Mogol.

A Sanremo 2024 sarà in gara Loredana Berté che nel suo nuovo album duetta con lei in un intenso brano contro la violenza sulle donne

Per interpretare e dare verità a Mi rubi l’anima ho voluto Loredana con cui sono amica da sempre. Ho sempre pensato di scrivere una canzone contro la violenza sulle donne, ma volevo farlo in modo delicato, così mi sono ispirata a una storia vera, a una donna in particolare, emancipata, colta e di successo, colpita in modo vile da un uomo che ha voluto punirla cancellando con l'acido il suo volto. Mi riferisco a Lucia Annibali e Jessica Notaro, che sono diventate ancora più forti. Ma ho voluto inserire un finale positivo, sulla forza di queste donne che non si sono arrese. Nutro molta fiducia anche in tanti altri uomini e sono certa che ci staranno vicini per superare queste mattanze: uomini aiutateci.

Lei oggi si presenta nell’inedita veste di autrice

Prima non avevo mai sentito la necessità di scrivere, perché avevo un fratello fantastico, un grande artista. Poi Gianni si è ammalato e ho cominciato a chiedermi: ma se voglio fare un disco nuovo devo cercare collaborazioni, così ho trovato autori e poi ho voluto provare a scrivere qualche testo e ho cominciato con una e alla fine sono arrivata a 7. Sono stata felicissima e tutti mi dicevano che erano belle. Mi rinnovo restando fedele a me stessa.

Nella hit Tacchi a spillo spuntano in realtà tematiche sociali

I tacchi a spillo sono una metafora della vita perché rappresentano la fragilità, la forza, la tenacia, l’eleganza che servono per affrontare le sfide o per rialzarsi da ogni caduta.

Lei è stata il simbolo di indipendenza per tante donne. Cosa direbbe alle ragazze di adesso?

Le ragazze di adesso sono meno preparate alle delusioni, al combattere per ottenere qualcosa, compresi i miei tre figli che hanno sui trent’anni, loro vengono dagli anni 90 dove i genitori hanno dato un’educazione più protettiva ai ragazzi, pure io. I miei genitori mi hanno avviato all’indipendenza e ad affrontare la vita, invece io sono sempre stata un po’ troppo protettiva coi miei figli. Ho voluto che studiassero ed ho cercato di trasmettere dei valori che un pochino si sono persi, il rispetto verso gli altri, il sapere che ti apre la mente.

n questo album si celebra la famiglia, addirittura con un brano firmato da tutti i fratelli Bella, Un amore speciale.

E’ stato meraviglioso avere questi tre fratelli che mi hanno sempre fatto sentire protetta, ancora oggi si fanno in quattro se ho bisogno di qualcosa, e anche io per loro. Non dimentichiamoci che Gianni ha subito questo ictus. Io gli sono stata tanto vicina, per dei mesi sono andata ad aiutarlo, a dargli un po’ di forza, a cercare di fargli far la riabilitazione, la logopedia affinché tornasse a parlare. Gianni ha fortemente voluto partecipare alla stesura della musica. Io ci tenevo tanto, so che gli è costata molta fatica, è una questione psicologica. Siccome lui ritiene che questo ictus gli sia venuto per un eccesso di ansia e di stress appena dopo aver finito di scrivere un’opera lirica, adesso ha paura di sforzarsi, né io voglio forzarlo. Quando abbiamo scritto Un amore speciale è stato tutto naturale: Gianni si è avvicinato lui al pianoforte ed ha suggerito al fratello più piccolo Rosario, diplomato al Conservatorio, alcuni accordi e come doveva essere fatta la canzone perché basta un piccolo tocco e lui rende speciale la musica. Antonio ed io abbiamo scritto i testi. Ho imparato talmente tanto da Gianni che ha scritto testi pazzeschi, spesso veniva a comporre a casa mia.

Marcella, siamo quasi a Natale. Quale è il suo rapporto con la fede?

Il rapporto con la religione c’è, mio fratello Gianni ed io il 5 febbraio quasi sempre andiamo a trovare Sant’Agata, la patrona di Catania. Io personalmente ho un rapporto equilibrato con Dio, forse non sono una che pratica troppo anche perché sono sempre in giro, però nel mio cuore c’è posto per Gesù. Noi uomini, specie oggi, abbiamo tutti un disperato bisogno di Dio.

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