
La copertina di "Gutenberg" n. 29, 16 maggio 2025 - -
Tra diritto d’autore e immaginario kitsch, creatività, processi diagnostici e filosofi inesistenti, l’intelligenza artificiale interroga in modo sempre più pressante sotto il profilo qualitativo la dimensione intellettuale del fare: che sia artistico o scientifico. Ora vediamo i limiti, ma non c’è nulla di più veloce su tutto il pianeta. Il 16 maggio "Gutenberg", l'inserto culturale di "Avvenire", esplora il brutto dell'IA. Le immagini sono la frontiera di copyright e creatività: Vincenzo Ambriola, etico informatico, osserva che i modelli utilizzati per generare illustrazioni e foto possono attingere a contenuti protetti dal diritto d’autore: e allora che cos’è “originale”? L'artista Raul Gabriel rimarca come ormai l'IA abbia riscritto il motto di Cartesio, diventato un "Elaboro ergo sum", perché il nuovo linguaggio trasforma l’“esistere” in un “succedere” unidimensionale. Ciò ha riflessi anche nella prassi diagnostica, che rischia di perdere di vista la materia viva.

La copertina di "Gutenberg" n. 29, 16 maggio 2025 - -
Sempre a proposito di immagini, Alessandro Beltrami mostra che viviamo nel tempo dell’immaginario iperkitsch: a differenza del kitsch tradizionale, che ha come archetipo la grande arte, le immagini prodotte attraverso la IA elaborano un patrimonio visivo derivativo, amplificandone gli aspetti. A partire dalla gratificazione. E non solo: ChatGPT espugna anche il bastione poesia. Ma come è possibile, si chiede il filosofo Mario De Caro, un verso senza autore? La spunto della sua riflessione viene dalla rivista “Nature”, che ha chiesto all’IA generativa di imitare i grandi del passato. Il risultato sorprende. Si dirà: manca originalità. Ma il genio è cosa rara e i risultati “artificiali” sono dignitosi. In chiusura del monografico, Eugenio Giannetta racconta il caso di Jianwei Xun, il filosofo inesistente.
Il primo dei Percorsi conduce nel cuore della Mitteleuropa ebraica: una raccolta di saggi di taglio storico-letterario, presentata da Massimo Giuliani, fa luce su un’identità culturale centrale ma sfuggente, indagando complessità e radici del Vecchio Continente. "Gutenberg" segue poi le tracce della letteratura, con Paolo Nori e il romanzo del poeta Baldini raccontati da Paolo Lagazzi e la raccolta poetica di Carola Susani recensita da Alberto Fraccacreta, delle grandi questioni economico-finanziarie, con Eugenio Mazzarella che analizza il Carlo Iannello e Riccardo De Benedetti che presenta quello di Charles S. Maier, e gli sguardi al femminile tra cinema (il documentario sulla maternità di Camilla Iannetti presentato da Angela Calvini) e letteratura (il noir di Susana Martín Gijón, intervistata da Daniela Pizzagalli).