
La copertina di "Gutenberg" n. 33, 13 giugno 2025 - -
Quelle linee immaginarie che separano un “noi” da un “loro” sono figlie della storia e dell’abitudine, ma sempre convenzionali. Solo quando si armano diventano frontiere invalicabili. Gli uomini, da secoli, hanno imparato a vivere a cavallo di due mondi, perché il passaggio dall’uno all’altro non è mai cesura ma sempre sfumatura. I confini disegnano lo spazio vitale di una persona o di uno gruppo che si fa ospite: ma quando un territorio ha un padrone, i suoi confini diventano frontiere. Così argomenta il teologo Benjamin Akotia, che ricorda che se il corpo può avere frontiere, l’anima ha i suoi confini.

La copertina di "Gutenberg" n. 33, 13 giugno 2025 - -
Il 13 giugno "Gutenberg", l'inserto culturale di "Avvenire", si ferma "Sul confine", proponendo alcuni esempi di vite vissute a cavallo di quelle linee immaginarie che possono diventare fin troppo reali: come i contrabbandieri tra Gorizia e Nova Gorica, raccontati da Fulvio Fulvi, o gli sportivi istriani e dalmati che, per uno spostamento di quelle linee, vissero da esuli in patria: ricorda le loro storie Antonio Giuliano, mentre Eugenio Giannetta presenta il progetto "Corti senza confine", un itinerario cinematografico (anch'esso inserito nel quadro di GO!2025, Gorizia/Nova Gorica Capitale europea della cultura 2025)) che racconta la frontiera come esempio virtuoso di incontro. Alessandra De Luca ha intervistato il regista Scandar Copti, il cui nuovo film Happy Holidays esplora i limiti tra realtà, pregiudizi e morale; gli antropologi Franco La Cecla e Piero Zanini si soffermano su quel particolare tipo di confini che sono gli stretti di mare. Chiude il monografico la presentazione della mostra in corso al Palazzodelle Esposizioni di Roma con le immagini vincitrici del World Press Photo Award.
Il primo dei "Percorsi" si muove sul filo della poesia, con le ultime opere di Elio Grasso e di Elena Petrone, e della grande letteratura, con la nuova traduzione dei Demòni di Fëdor Dostoevskij e la biografia dello scrittore scritta dalla figlia Ljubov'. L'attenzione si sposta quindi sulla storia della costruzione dello Stato sociale: pubbliche calamità, scelte di governo e iniziative accademiche hanno plasmato la struttura delle amministrazioni civili, in Italia e in Europa. A riflettere su due esempi storici sono Silvio Brusaferro, a partire dalle iniziative prese dalla Repubblica di Venezia in età moderna, e Damiano Palano, che prende spunto dal saggio di Andrea Rapini sulla storia sociale della scienza dell'amministrazione in Italia. In chiusura, un percorso dedicato a papa Leone XIV attraverso le nuove biografie di Saverio Gaeta e di Antonio Preziosi.