Jannik Sinner in azione al Flushing Meadows per gli US Open - Epa/Brian Hirschfeld
Jannik Sinner, trionfatore degli US Open e a gennaio degli Australian Open, deve ancora attendere per vedere conclusa la sua vicenda legata al doping. L'infinitesima quantita' di 'Trofodermin' contenente Clostebol, sostanza vietata, utilizzata da quello che fino a poche settimane fa era il suo fisioterapista, Giacomo Naldi per curarsi una ferita al mignolo della mano e poi massaggiare senza guanti Jannik in occasione del torneo di Indian Wells, sta creando noie e provocando un certo fastidio al numero uno del tennis mondiale.
L'agenzia mondiale antidoping ha chiesto una integrazione di documentazione alla Itia che e' stata fatta pervenire nel corso della scorsa settimana. Non conoscendo la data della consegna non si puo' sapere esattamente quando e' fissato il nuovo termine per poter presentare ricorso al Tas ma non supera i 10-15 giorni. La Itia e' un tribunale indipendente legato al tennis e, come scritto nel verbale di 33 pagine dell'udienza numero SR/250/2024 firmato dai giudici del panel David Sharpe, Tamara Gaw e Benoit Girardin, Sinner "non ha alcuna colpa o negligenza". L'errore di aver utilizzato il 'Trofodermin' e' costato il posto nello staff di Sinner sia al fisioterapista Naldi che al preparatore atletico Umberto Ferrara che aveva acquistato il farmaco a Bologna e poi ceduto a Naldi per curare la ferita.