domenica 9 aprile 2023
L'attore testimonial: «È giusto ricambiare la fortuna che ho avuto durante la mia carriera prestando la mia immagine per aiutare chi ne ha bisogno»
Gabriele Cirilli

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«È giusto ricambiare la fortuna che ho avuto durante la mia carriera prestando la mia immagine per aiutare chi ne ha bisogno». E’ un Gabriele Cirilli posato e serio quello che afferma «La fame non è un gioco» nella nuova campagna di raccolta fondi di Amref contro la crisi alimentare in Africa. Sino a fine aprile sulle principali reti televisive italiane sarà in onda lo spot realizzato dai registi Luca e Marcello Lucini con Fiorella Mannoia, Martin Castrogiovanni, Gabriele Cirilli e Gigio Alberti. Si potrà donare con Sms solidale o rete fissa attraverso il numero 45537. «La gente è abituata a vedermi come uno allegro che fa ridere, se vede un Cirilli serio magari capisce che c’è qualcosa che non va - racconta ad Avvenire l’attore comico abruzzese che è diventato testimonial Amref -. In Africa è in corso una delle più gravi crisi alimentari degli ultimi quarant’anni». L'obiettivo è di raggiungere e portare assistenza ad oltre 315 mila persone. Ogni donazione può diventare un’azione concreta. Alcuni esempi: in Sud Sudan, il Paese con uno dei più alti tassi di malnutrizione e di mortalità materna e infantile al mondo, 150.000 fra bambini sotto i 5 anni e donne in gravidanza e allattamento riceveranno micronutrienti essenziali, oltre 30.000 bambini saranno raggiunti dalla campagna vaccinale. In Burkina Faso, sarà possibile fornire il cibo per le mense scolastiche per 3.500 bambini. In Etiopia la raccolta fondi permetterà di riabilitare il sistema idrico, i pozzi e gli abbeveratoi per il bestiame per una comunità di oltre 15.000 persone. «Negli anni da Zelig in poi ho sempre partecipato alle convention di Amref, e da adesso ne sono testimonial perché è giusto sensibilizzare su problemi che non sono messi in evidenza – aggiunge -. Con la siccità e fame in Africa quelli che ci rimettono di più sono i bambini. Quando mi hanno fatto vedere le tabelle di quanti milioni soffrono la fame sono rimasto impressionato ». Le migrazioni al centro del dibattito politico, sono frutto anche di questa situazione drammatica. «Sono sensibile al tema dei migranti perché gli zii di mia nonna sono andati in Venezuela, come stanno facendo queste persone, ed ho ancora dei parenti là. Quando c’è la fame, fai di tutto, figuriamoci ora con le crisi causate da siccità, cambiamento climatico, guerre e pandemia » aggiunge Cirilli, che è anche testimonial dei City Angels, «dalla parte degli invisibili che sono persone che hanno delle qualità incredibili» aggiunge. L’attore di Sulmona sente la responsabilità di fare arrivare questo messaggio con credibilità, al di là dei tanti ruoli comici che gli hanno dato il successo, a partire dall’irresistibile personaggio di Kruska, l’amica di Tatiana, lanciato da Zelig su Canale 5 alle imitazioni a Tale e quale show di Carlo Conti su Rai 1. Perché Cirilli nasce come attore teatrale al laboratorio di Gigi Proietti, arriva a recitare in Madre coraggio di Brecht accanto a Piera degli Esposti con la regia di Calenda e nel ‘93 nello sceneggiato Assunta Spina chiamato da Sandro Bolchi. Uno dei ruoli più belli fu quello di Frate Illuminato, l’amico di san Francesco, nella fiction Chiara e Francesco del 2006. Poi però il suo innato talento comico e il cabaret hanno prevalso. «Io ci provo a far capire che sono un attore» sorride Cirilli rivelando di avere anche sofferto di depressione. «Mi ero lasciato andare, invece grazie a mia moglie, alla fede e alle persone che mi vogliono bene, ho reagito. Ho imparato che noi dobbiamo essere sordi per le cose brutte, e trarre qualcosa da dentro, una forza che ci aiuti a vincere l’impossibile». La fede cattolica Cirilli l’ha ereditata dalla famiglia, «soprattutto da mia madre che ha fatto parte del Movimento per la vita e della Croce Rossa e che, da quando mio padre è mancato nel ‘93, ha dedicato sino all’ultimo la sua vita agli altri. La fede non si può spiegare, ce l’hai dentro, e puoi solo far capire attraverso le energie che hai che si può combattere il male per il bene». Una attitudine che si rivela anche nella sua comicità che piace a grandi e piccini. «Io lavoro su Rai 1 e ho deciso di avere questa responsabilità verso tutti. Anche io saprei fare la stand up comedy, che tocca argomenti anche forti – aggiunge -, ma non volgarmente come la fanno certi giovani. Si può fare di tutto senza essere volgari». Lo vedremo quindi alla prova da stasera sul canale Nove nel programma di comicità Only Fun condotto da Elettra Lamborghini e i PanPers. «Nella prossima stagione parteciperò a I migliori anni di Carlo Conti dove cercherò di mandare un mio messaggio» rivela Cirilli. La cui passione però resta il teatro. «Proietti è quello che mi ha formato – racconta – e mi ha lasciato due insegnamenti fondamentali: quello di non abbandonare mai il teatro perché ti mette in comunicazione vera con lo spettatore, e quello di ascoltare. La gente ormai non ascolta più». Nella prossima stagione partirà con il nuovo spettacolo teatrale Nuntereggaepiù «dove prenderò di mira certe cose che non reggo più, come la tecnologia usata in un certo modo – anticipa l’attore -, E poi sto preparando un libro, Ciri Rider che racconterà cose della mia vita che non ho mai raccontato».

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