Una nave del XV secolo riemerge dalle acque del Vietnam

L'imbarcazione ritrovata a Hoi An è lunga 17 metri e rappresenta una fonte per lo studio dei traffici commerciali antichi tra India, Cina e Giappone
November 17, 2025
Una nave del XV secolo riemerge dalle acque del Vietnam
Il ciclone Kalmaegi riporta alla luce un antico relitto in Vietnam / Ansa
Un potente tifone riporta alla luce un relitto dell’inizio dell'Età moderna. Nella zona della città portuale di Hoi An, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, il ciclone tropicale Kalmaegi ha causato delle forti mareggiate che, erodendo la spiaggia, hanno fatto riemergere una nave di circa 17 metri risalente - secondo le autorità del Museo provinciale di Quang Nam - a un periodo compreso tra il XIV e il XVI secolo.
Il ritrovamento si colloca alla fine dell’età medievale e si inserisce in una delle ore di punta della storia: la stagione delle grandi scoperte, delle esplorazioni del globo e delle imprese dei navigatori europei alla ricerca di una nuova via per le Indie. In questo periodo Hoi An era un importante snodo commerciale dell’Oceano Pacifico, attraversato da sporadiche galee rosse genovesi e soprattutto dai Portoghesi in viaggio verso i mercati delle spezie orientali. La nave ritrovata in Vietnam si inserisce in un contesto del genere: si tratta di un’imbarcazione di dimensioni considerevoli ed è verosimile che il suo uso fosse di tipo commerciale.
Localizzato nel 2023, prima di essere nuovamente sommerso dalle acque, il relitto si trova in una zona a rischio, esposta alle intemperie e all'azione distruttiva delle maree. Secondo il Centro per la gestione e la conservazione del patrimonio di Hoi An, la struttura della nave è costruita da legni pregiati, che lasciano intravedere tracce evidenti di composti impermeabilizzanti, a testimonianza del fatto che la nave doveva essere stata progettata per delle lunghe traversate. Molte sono le domande che il questionario dello storico pone al relitto. Quale era la meta del suo viaggio? Cosa trasportava? Da dove era partito?
L'antica imbarcazione costituisce una fonte preziosa per lo studio dei traffici commerciali che coinvolgevano l’India, il Giappone e l’Impero cinese, per cui il rapporto con il mare rimase a lungo conflittuale: qui la dinastia Yuan era stata vinta dallo tsunami e sempre dalle acque proveniva l’espansione dell’influenza europea. Il relitto vietnamita è tra i resti di navi antiche meglio conservati dell'Asia orientale; un autentico «patrimonio» da studiare e custodire, come dichiarano i residenti, consapevoli di vivere in un territorio flagellato da calamità naturali come il tifone a cui si deve il ritrovamento e che qui ha provocato frane, allagamenti, innumerevoli vittime e centinaia di migliaia di sfollati. Tra il 3 e il 5 novembre, in particolare,  Kalmaegi ha colpito il Vietnam dopo aver attraversato le Filippine, con venti superiori ai 180 km/h e intense piogge: le autorità locali sono allora intervenute e hanno delimitato l'area, valutando se fosse opportuno procedere al recupero del relitto o lasciarlo in situ, nell’attesa di indagini che vedranno la partecipazione di una rosa internazionale di esperti.
Siamo alla viglia di una nuova stagione di studi e ricerche che potrebbero condurre a risultati determinanti non solo per la conoscenza dei traffici commerciali del Sud-est asiatico, ma anche per la comprensione del ruolo delle popolazioni autoctone e dei loro arsenali marittimi all’interno delle rotte del Pacifico. Prima dell’arrivo degli Europei, le coste dell’Asia erano lambite da una generazione di naviganti a bordo di scafi che solcavano le acque orientali e, talvolta, ne venivano sommerse come a Hoi An.   

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