Per “Gutenberg” del 26 settembre è “Maledetta nostalgia”

Musica, cinema, tv: l’industria culturale non sembra sapere fare altro che rispolverare vecchie glorie, rinunciando a inventare
September 24, 2025
Per “Gutenberg” del 26 settembre è “Maledetta nostalgia”
- | La copertina di "Gutenberg" n. 42, 26 settembre 2025
Musica, cinema, tv: l’industria culturale non sembra sapere fare altro che rispolverare vecchie glorie, rinunciando a inventare. Ma è lo specchio di una tentazione che investe in modo più ampio la società: rifugiarsi nel passato mentre il futuro evapora. Sembra l’eterno ritorno, ma è soltanto coazione a ripetere. Per “Gutenberg” del 26 settembre è “Maledetta nostalgia”: l'inserto culturale di "Avvenire" riflette, con Alessandro Beltrami, su come la nostalgia dilaghi anche tra le generazioni più giovani, amplificata dalle possibilità del digitale di rigenerare il passato. Tra amarcord e replicanti, l’esito è una sorta di comfort food culturale che tritura e rimpasta il già noto, proprio come la IA.
La copertina di "Gutenberg" n. 42, 26 settembre 2025 - -
La copertina di "Gutenberg" n. 42, 26 settembre 2025 - -
Giuliano Zanchi avverte che anche la Chiesa può essere tentata di cercare in soffitta, perché nel disorientamento collettivo sono molte le spinte, esterne e interne, per un ripescaggio di forme ecclesiali del passato; Gianni Sibilla si soffermo sullo specifico dell'industria musicale, dove tra reunion, classici rivisitati e una nuova generazione che riscopre i grandi: il mondo del pop-rock sembra essere un presente che non smette mai di reinventare il suo passato. Davide Re mostra come i social sublimino il “per sempre” allontanando anche la morte, in questa nostra epoca in cui il passato non resta alle spalle, ma torna ciclicamente a bussare sotto forma di immagine, di ricordo, di notifica; Roberto Righetto si sofferma infine sul tragico demone della Grecia inventata, cioè sulla ricorrente tendenza dell'immaginario culturale occidentale di richiamare un mito fondativo remoto e, per questo, adattabile a piacere.
Apre la sezione Percorsi Raffaele Simone con una riflessione sul ruolo dell'invenzione nell'epoca delle fake news; si procede poi attraverso Napoli, con il documentario su Elvira Notari e il libro di Monica Florio, e sulle rotte dei navigatori italiani, accompagnati dagli articolo di Antonio Musarra e Franco Cardini. Un ultimo percorso si sofferma sul rapporto, nella storia, tra potere, dissenso e femminilità.

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