Una febbre

May 29, 2025
Trovare la propria strada, individuare l’orientamento e la portata di quello che è il più importante impegno con se stessi, lo si può incontrare con facilità, in modo naturale, precoce o comunque non tardivo. O al contrario, può essere risultato che si fa evidente solo dopo varie esperienze, diverse curve e diramazioni di un cammino in principio intrapreso in modo vago, restando distanti da se stessi. George Orwell capì di voler fare lo scrittore relativamente tardi. Lo vagheggiava quand’era adolescente, ma aveva venticinque anni quando lo comprese sino in fondo. Prima, per volere della famiglia si era arruolato nella Polizia Indiana Imperiale (dell’India colonizzata dagli inglesi) e partito per la Birmania diciottenne, per sette anni condusse quella vita: funzionario di Polizia di luogo in luogo, di avamposto in avamposto. Era infelice e si sentiva molto solo, ma sopportava. Poi accadde che contrasse la “dengue”, febbre tropicale dai devastanti effetti, e dovette rientrare in Inghilterra. Galeotta quella febbre: finalmente capì, scelse di assumersi la responsabilità delle proprie inclinazioni. Non era quello il suo cammino. Dette le dimissioni dalla Polizia Imperiale, visse a Londra, presto si spostò a Parigi. Non aveva soldi, ma finalmente poteva dedicarsi a quello che desiderava. Essere uno scrittore. © riproduzione riservata

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