Senza pretese
Nella storia della Chiesa c’è chi ha vissuto la fede senza la pretesa di vedere i frutti della testimonianza resa, ma offrendo tutto ciò che avevano e sapevano fare per la gloria di Dio e confidando nell’azione della grazia, che opera secondo tempi e modalità insondabili. Ecco come il gesuita Matteo Ricci, una vita spesa al servizio della diffusione del Vangelo in Cina, rispondeva a un confratello che gli chiedeva notizie a proposito di conversioni e battesimi in quella terra: «Quanto a quello che mi chiede che là vorrebbero vedere alcune nove della Cina di alcuna grande conversione, sappia che io con tutti gli altri che qui stiamo, non sogniamo altra cosa né di giorno né di notte che questo [che ci siano delle grandi conversioni]; e per questo qua stiamo lasciando la nostra patria et i cari amici, e ci siamo già vestiti e calzati di habito di Cina, e non parliamo, né mangiamo, né bevemo, né habitiamo in casa se non al costume della Cina; ma non vuole anco Iddio si veda più frutto che tanto delle nostre fatiche, […] percioché il tempo in che stiamo in Cina non è anco di raccolta, anzi né di seminare, ma di aprire i boschi fieri e combattere con le fiere e serpi velenosi che qua dentro stanno. Altri verranno con la gratia del Signore che scriveranno le conversioni e i fervori de’ christiani». © riproduzione riservata
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