Nella salute e nella malattia

Mattino presto, mentre in auto aspetto che il semaforo diventi verde, impaziente e frettoloso come al solito, vedo passare davanti a me due persone molto anziane, marito e moglie, che attraversano insieme la strada. Lentamente, come si conviene alla loro età e a un fisico provato dal tempo. Sostenendosi a vicenda, tenendosi reciprocamente stretto un braccio, a tratti guardandosi teneramente negli occhi. Si può osservare la scena con un misto di tristezza e compatimento, e commentare: “Che cosa triste la vita che declina, le forze che ti abbandonano, la necessità di appoggiarti a qualcuno”. Ma la medesima scena può evocare qualcosa di molto diverso, ed è proprio questo che mi viene da pensare: che meraviglia vedere marito e moglie avanzare insieme, accomunati da una fragilità che li segna ma da cui non si sentono condannati, uniti da un affetto che non conosce i limiti dell’età. E memori, forse, di quel giorno che li vide pronunciare parole che solo il tempo e la fedeltà di un Altro avrebbe riempito di significato e rese autentiche: “Nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia…”. Davanti ai miei occhi, in quel momento di verità sottratto alla fretta quotidiana, non c’era il tramonto di due vite, ma un’alba piena di gratitudine per un’esistenza donata e per un amore che la sorregge. © riproduzione riservata