Legnante super e Pioli rilegnato Milan: ma Leão c’è o ci fa?

P rima di parlare di calcio, parliamo di un fenomeno vero, sportivo ed umano: Assunta Legnante. Napoletana, 47 anni, di Frattamaggiore, la Legnante è una leggenda del paralimpico
October 7, 2025
Prima di parlare di calcio, parliamo di un fenomeno vero, sportivo ed umano: Assunta Legnante. Napoletana, 47 anni, di Frattamaggiore, la Legnante è una leggenda del paralimpico: a Nuova Delhi ha conquistato il suo 6° titolo mondiale nel getto del peso. Alla faccia di quell’oculista nostradamus che, a causa del suo glaucoma congenito, gli aveva predetto: «Lei, al massimo potrà giocare a carte al bar». Al bar sport tutti ridono e ringraziano Assunta per quest’ennesimo trionfo azzurro. Anche gli azzurri di Antonio Conte trionfano al Maradona e tornano al comando, in condominio con la Roma. Il Napoli ringrazia ancora il 22enne danese Rasmus Højlund: il bomber “supplente” di Lukaku ha segnato 3 gol in cinque giorni, doppietta allo Sporting Lisbona in Champions e rete del 2-1 al Genoa. Grifone che precipita all’ultimo posto, proprio nel turno in cui i cugini della Samp abbandonano la posizione di fanalino di coda in B: primi 3 punti doriani con il Pescara. Lanterne semispente dunque, mentre l’ottobre romano è caldo e raggiante per i giallorossi di Gasperini che compiono un altro blitz esterno a Firenze. Uno-due micidiale di Soulè,
altro che vice-Dybala, e colpo letale di Cristante che inguaia la Fiorentina dello stoico Kean. Moise in vista della Nazionale si sblocca, ma la sua perla non basta a stoppare la crisi viola. Lo ribadiamo, le minestre riscaldate non funzionano quasi mai e il Pioli bis alla Fiorentina lo sta certificando: 3 pareggi e 3 sconfitte sono un brodino da zona retrocessione. Il caciucco di ritorno al Milan di Max Allegri per ora sfama l’appetito del popolo rossonero, ma lo scontro diretto con la Juventus, finito con un insipido 0-0 e un rigore sbagliato da Pulisic (ancora capocannoniere con 4 gol), ha lasciato un paio di dubbi atroci. Il primo: e se il caro vecchio Modric dovesse fermarsi, chi sarà in grado di inventare quei suoi passaggi metafisici per le punte del Milan? Il secondo: ma Leao, c’è o ci fa? Sul primo non abbiamo risposte e non vogliamo neanche pensare a un Milan senza Modric, invece sul 26enne ciondolante portoghese pensiamo che sia tempo di riflettere sull’inconsistenza delle sue prestazioni da esterno come da punta centrale. Comunque, con o senza Leão, il Milan è in piena corsa scudetto con i cugini dell’Inter, tonificati dal poker calato alla Cremonese che alla sesta perde l’imbattibilità. Ancora imbattute l’Atalanta di Juric e la Juve di Tudor. Ma i bianconeri in Champions, come in campionato, soffrono di pareggite acuta e la difesa d’ufficio del cursore indefesso Cambiaso è che «sono stati tutti pareggi uno diverso dall’altro». Un pezzo unico è invece l’esultanza per il primo gol in A di Gennaro Borrelli, attaccante classe 2000 del Cagliari: dopo la rete del pari con l’Udinese, con la mano ha alzato la cresta per la dedica speciale all’amico e collega, il “Gallo” Belotti, appena operato al crociato. Caro Belotti, ti aspettiamo in campo per l’anno che verrà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA