Torna “Ieri e oggi” con il marchio Conti
martedì 9 gennaio 2018
Nove edizioni e centoventi puntate sono due dei numeri record di Ieri e oggi, il programma di Leone Mancini e Lino Procacci andato in onda dal 1967 al 1980 e ora riproposto da Carlo Conti il venerdì in seconda serata su Rai 3, per cinque settimane, con la regia di Paolo Beldì. Ieri e oggi, cinquant'anni fa, nasceva da un'idea semplice: parlare in televisione del mondo dello spettacolo. In qualche modo fu anche il primo programma tv a parlare di tv. Oggi i più forbiti lo definirebbero uno dei primi casi di “metatelevisione”. Alla guida si alternarono i grandi presentatori dell'epoca: da Lelio Luttazzi a Mike Bongiorno, con ospiti, negli anni, come Mina, Peppino De Filippo, Monica Vitti, Nino Manfredi, Francesca Bertini, Giorgio Albertazzi, Virna Lisi, Adriano Celentano, Johnny Dorelli e Paola Borboni. La formula, anche nella nuova edizione, unisce una coppia di ospiti, filmati d'archivio e chiacchiere sul passato e presente pensando anche al futuro. Si è ripartiti con Enrico Montesano (compagno d'avventura a Tale e quale show) e Rita Pavone. Seguiranno, venerdì prossimo, Carlo Verdone e Iva Zanicchi (già tra i protagonisti, sabato scorso, dei Soliti ignoti in versione Lotteria Italia e non solo). «Faremo rivivere il passato a chi lo ha vissuto e lo faremo conoscere ai più giovani»: è questa, anche stavolta, la filosofia televisiva di Carlo Conti, al debutto su Rai 3 con un risultato positivo per la rete di oltre 1 milione e 250 mila telespettatori. Dunque, un nuovo impegno “vintage” per il presentatore toscano bandiera del servizio pubblico, che ad aprile riporterà su Rai 1 un altro classico come La corrida. Per questo e per la sua tv precedente, in tanti attribuiscono a Conti un eccesso di operazioni nostalgia. Eppure, nella convinzione che innovare sia importante, non possiamo non riconoscere al Carlo nazionale il merito di portare nelle case degli italiani una tv semplice (che non vuol dire banale), garbata (di quella urlata ne abbiamo fin troppa), che mette a proprio agio gli ospiti da una parte e gli spettatori dall'altra parte del teleschermo, basata su racconti senza tempo. Lui stesso dà il meglio di sé quando può agire liberamente senza un copione vero e proprio come in questo caso, magari aiutato da un regista televisivo di grande affidabilità come Paolo Beldì e da quell'immenso patrimonio che sono le teche Rai.
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