Solo amici
Ho scritto qualche giorno fa sulla solitudine ("Tanto soli", 10 novembre) e un lettore commenta: «Credo che al fondo ci sia il sistema economico, che incoraggia i comportamenti produttivi e consumisti e quindi scoraggia gli altri. Trovarsi con gli amici a chiacchierare è da questo punto di vista tempo perso».
Una volta capito questo, non si tratterà di fare l'esatto contrario? Di mettere in agenda, così come si pianifica il tempo produttivo-consumistico - misurato in utilità, cose, soldi - un certo quantitativo di questo tempo "perso" in cui finalmente ritrovarsi?
So di gente che non ne è più capace. Che confonde amicizia e pubbliche relazioni. Cene che sembrano conferenze stampa o promozione commerciale. Gruppi di affinità che sembrano circoli di partito. Meglio sul divano di casa, allora, con una buona serie tv.
L'amicizia non è inutile, è dis-utile: non fa dell'utilità a breve il suo criterio. Comporta il rischio di essere contingentemente in perdita, anche se il bilancio definitivo è trionfale. Segue criteri imperscrutabili, che bypassano classi sociali e professionali, redditi, scolarità e cultura. È a basso consumo: un ceppo sul fuoco, un bicchiere di vino, la voglia di giocare, le radici, volersi un po' di bene. Qualcuno che custodisce e protegge nel suo cuore il senso della tua autenticità. È il tempo di questo, il tempo di tornare solo amici.
Una volta capito questo, non si tratterà di fare l'esatto contrario? Di mettere in agenda, così come si pianifica il tempo produttivo-consumistico - misurato in utilità, cose, soldi - un certo quantitativo di questo tempo "perso" in cui finalmente ritrovarsi?
So di gente che non ne è più capace. Che confonde amicizia e pubbliche relazioni. Cene che sembrano conferenze stampa o promozione commerciale. Gruppi di affinità che sembrano circoli di partito. Meglio sul divano di casa, allora, con una buona serie tv.
L'amicizia non è inutile, è dis-utile: non fa dell'utilità a breve il suo criterio. Comporta il rischio di essere contingentemente in perdita, anche se il bilancio definitivo è trionfale. Segue criteri imperscrutabili, che bypassano classi sociali e professionali, redditi, scolarità e cultura. È a basso consumo: un ceppo sul fuoco, un bicchiere di vino, la voglia di giocare, le radici, volersi un po' di bene. Qualcuno che custodisce e protegge nel suo cuore il senso della tua autenticità. È il tempo di questo, il tempo di tornare solo amici.
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