Settore pubblico, si allunga la prescrizione dei contributi
martedì 20 novembre 2018
La prescrizione dei contributi previdenziali, oggi applicata risalendo a 5 anni indietro, subirà una sospensione di un anno per tutta la durata del 2019. Il prossimo anno quindi saranno ancora regolarizzabili i versamenti dovuti retroagendo fino all'anno 2014.
Il provvedimento straordinario, annunciato dal direttore generale dell'Inps Gabriella Di Michele in un incontro con la stampa, è tuttavia limitato ai contributi del settore pubblico. La sospensione consentirà all'Istituto di concludere, nei tempi di legge, una vasta operazione di sistemazione degli estratti contributivi dei pubblici dipendenti iscritti alle Casse dell'ex Inpdap.
La previdenza del settore pubblico (contributi, pensioni, buonuscite ecc.) è stata ereditata in blocco dall'Inps malgrado le molte differenze insite nell'accorpamento imposto dalla legge, culminate col travaso nei bilanci Inps del costo delle pensioni dei pubblici dipendenti.
Tuttavia le regole generali dell'Istituto sono ora applicate in tutti gli uffici pubblici che sono tenuti, nella qualità di datori di lavoro, al versamento dei contributi sociali al pari dei datori di lavoro privati. Ed oggi tutte le amministrazioni dello Stato, grandi e piccole, osservano con regolarità e continuità i versamenti mensili, con l'effetto di aver accresciuto di oltre il 4% le entrate dell'Inps provenienti dagli enti pubblici.
La liquidazione delle pensioni-gestione pubblica ha messo in luce la necessità degli uffici Inps di disporre dei diversi contributi degli interessati per i periodi "ante subentro", ma spesso non disponibili presso gli enti pubblici interessati. Una situazione creatasi, in sostanza, a causa della doppia veste dell'amministrazione pubblica di datore di lavoro e di liquidatore pensionistico e quindi non interessata a una netta separazione dei due aspetti.
La necessità di garantire anche ai pubblici dipendenti un estratto contributivo consolidato e aggiornato ha indotto l'Inps ad affidare ad una nuova struttura ("Progetto nazionale Eco") il compito di normalizzare le posizioni assicurative del settore pubblico, in particolare dei ministeri dell'Istruzione e della Giustizia, presso i quali è stata accertata la maggiore giacenza di pratiche di riscatto, di ricongiunzione e di computo. L'Inps provvederà nei prossimi mesi alla lavorazione delle stesse pratiche presentate rispettivamente entro agosto 2000 e settembre 2005 e che dovevano essere definite dagli stessi ministeri. Il compito "extra" permette all'Istituto di anticipare, per conto delle scuole, anche gli adempimenti finalizzati ai pensionamenti del settore fissati ogni anno al 1° settembre.
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