domenica 27 giugno 2021
«Gedeone disse a Dio: "Se tu stai per salvare Israele per mano mia, come hai detto, ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se ci sarà rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resterà asciutto, io saprò che tu salverai Israele, per mia mano, come hai detto." Così avvenne. La mattina dopo Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. Gedeone disse a Dio: "lasciami fare la prova con il vello". Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno» (Giudici 6,36-40). I latini la chiamavano ros, al genitivo roris e intendevano quella stilla novella che imperlava l'erba al mattino. Un liquido che lievitava dal cielo come una pioggia sommessa e finissima, oppure dagli occhi commossi, sotto forma di lacrime (stillare ex oculis rorem), o anche dai capelli, quando sono profumati di balsamo sirio; essa si effonde dai rametti di quel ros maris o marinus evaporato nell'essenza del nostro rosmarino. Nella Bibbia essa scende dalle mani di Dio, dal suo sorriso docile al desiderio umano. Segno di un'ubbidienza a tutte le posture che questi invoca, quando l'intento è puro. Intento d'amore era, infatti, quello di Gedeone, e Dio si fece mar di rugiada per la sete d'Israele.
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