“Ritratti di coraggio” una tv che fa bene
martedì 29 maggio 2018
Si dice che il bene non fa notizia. È una vecchia storia, ma non regge. Si preferisce parlare del male perché è più semplice: le cattive notizie arrivano da sole, le buone bisogna andare a cercarle. E poi si pensa che le cattive tirino di più, soprattutto in televisione. Ma anche nei giornali, che tuttalpiù relegano le buone in fascicoli a parte, come se il bene fosse un'eccezione che merita uno speciale (che di fatto è un ghetto) e il male la normalità. In tutto questo, pur rischiando di sembrare spudoratamente di parte, dobbiamo ribadire: menomale ci sono le televisioni e i giornali cattolici che ancora credono che il bene faccia e debba fare notizia. Ecco allora che un'emittente come Tv2000 non solo crea un programma che si chiama Buone notizie, ma le spalma su tutta la programmazione trovando anche il modo di trasformare in bene il grande male. È successo ad esempio con la prima puntata della seconda serie di Ritratti di coraggio, il programma in onda il sabato alle 17.30 scritto e condotto da Paola Saluzzi. Protagonista Samuel Modiano, detto Sami, originario di Rodi, uno degli ultimi sopravvissuti alla Shoah. I nazisti non gli diedero il colpo di grazia perché lo credevano morto. Fu ritrovato su un cumulo di cadaveri. Aveva 14 anni, pesava 24 chili. «Sopravvivere ad Auschwitz – racconta oggi a quasi 88 anni – non è questione di fortuna. Il Padreterno ti lascia in vita per raccontare quello che hai vissuto perché non succeda mai più». È per questo che i veri “ritratti di coraggio” sono i ragazzi che hanno ascoltato Sami, che hanno visitato con lui Birkenau: sono loro le “sentinelle della memoria”. «Quegli occhi – dicono i ragazzi parlando di Sami – raccontano molto più delle parole». E bene hanno fatto gli autori del programma a puntare molto sui primi piani, rendendo più forte la testimonianza, che non è la sola. Ce ne sono altre, compresa quella altrettanto commovente di Piero Angela che parla del padre Carlo, Giusto fra le nazioni. Nei Ritratti di coraggio continua pertanto a essere fondamentale il testimone principale, ma rispetto alla prima serie, in questa seconda, oltre alle rammentate altre testimonianze, ci sono anche molte più immagini di repertorio. Il tutto ben montato e supportato, in alcuni momenti, anche dalla musica. Il programma di Tv2000 fa così un ulteriore passo avanti, se mai ce ne fosse stato bisogno.
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